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[Minuta]



Che rimane adunque se non che in questo tempo degli azzimi pasquali colle risoluzioni più sante, con le intenzioni più pure cerchiamo Gesù nel sepolcro soffrendo con Lui e con la Sua Chiesa e che facciamo una gloria della Sua Croce? Forseché Gesù non si ama in Croce? Non ha detto il Ven.le P. Ludovico da Casoria che Gesù si ama in Croce o non lo si ama affatto?

Andiamo a dunque a Gesù in questa Pasqua, allo spuntare del sole, cioè dopo esserci spogliati della veste tenebrosa de’ nostri vizi. Portiamogli i balsami e gli aromi, cioè l’incenso delle nostre orazioni e delle nostre virtù.

Non ci spaventi la pietra enorme, cioè la legge scritta sulle pietre: è pietra ormai rimossa e fatta leggera. Per la risurrezione di Gesù Cristo tutte le leggi son divenute facili, tutti i misteri palesi e la via della vita eterna facile e piena di speranza e di conforti divini.

La carità che oggi Gesù ha sparso nel mondo rende all’intelletto la fede, rende soave al cuore la legge del Signore.

La carità tutto crede, tutto spera, tutto sopporta, tutto compie.

Se noi per l’amore di Dio divideremo le pene di Dio e dei nostri fratelli che sono l’immagine di Dio, divideremo anche il gaudio della Resurrezione e della vita e della gloria di Gesù Cristo.