V111T058 V111P032
[Minuta]
Gesù disse: “Chi di voi mi convincerà di peccato?” Egli offre all’analisi de’ suoi nemici tutta la sua vita, e li sfida a trovarvi un difetto da correggere, una colpa da espiare.
Nessun
uomo
Chi mai avrebbe potuto proclamarsi esente da peccato?
Non
Solo
Dio,
poiché tutti
gli
noi uomini qualunque
dignità
siamo tutti poveri peccatori. In Gesù Cristo invece, Uomo
- Dio,
questa è la testimonianza della verità, e la più alta
dichiarazione che Egli non
è solo uomo.
Gesù poteva benissimo dire di più: che egli
cioè era
impeccabile,
ma, per umiltà non va oltre.
Calunniato,
si limita a contrapporre la sua condotta: non fa il suo elogio, ma
solo la sua apologia
difesa: giustifica
il suo ministero.
Aveva già dato
provato la sua missione coi miracoli: Oggi propone ad esame la sua
stessa vita.
Noi siamo cristiani, cioè seguaci e imitatori di G. C., io poi che scrivo sono anche sacerdote di Cristo: pensiamo un po’: possiamo noi dire ai nostri fratelli, e ai nemici della nostra fede: guardate alla nostra vita? Ah alziamo gli occhi e i cuori a Nostro Signore e meditiamo profondamente e confortiamo la nostra vita al divino modello che si è dato a noi. Studiamo Gesù Cristo e l’umanità si eleverà alla più alta virtù e perfezione: studiamo Gesù Cristo e tutto sapremo: la dottrina di Lui supera ogni dottrina. S. Paolo dichiara (I Cor. II, 2) di non avere altra scienza che Gesù Cristo Crocifisso. Imitiamo la vita di Cristo “se vogliamo essere veramente illuminati e liberi da ogni cecità di cuore” Sommo nostro impegno sia di meditare la vita di Gesù Cristo: non la scienza, non le arti ci rendono giusti e amici di Dio, ma la carità e le virtù cristiane.
Entriamo in noi, cerchiamo di conoscere bene noi stessi e poi meditiamo profondamente il divino modello che si è dato a noi, e poiché ci chiamiamo cristiani, così conformiamo la nostra vita alla vita di Gesù Cristo.
Per
salvarci poco serve essere
conoscere il Vangelo, se poi non
si pratica,
conoscere la Chiesa se poi non
se ne ascoltano gli insegnamenti,
conoscere
il bene, e non farlo:
conoscere la bellezza, il dovere di esercitare le virtù, e
non farlo.
Studiamo
Gesù Cristo,
ma studiamolo praticamente.
Per essere veri e buoni cristiani e salvarci, dobbiamo
fare,
o fratelli, e fare con quello spirito suo, e non solo
limitarci a sapere quel che Gesù ha fatto, che Gesù ha insegnato.
Pensiamo
bene,o fratelli: che
Dio non ci giudicherà per quello che avremo saputo, delle
scienze umane
ma per quello che avremo fatto
operato per amor suo, vivendo
nella Sua grazia. Se sapessimo tutte le scienze umane e tutte le
scienze divine, ma non avessimo la carità del Signore, che ci
gioverebbe mai davanti al Signore? Dio ci premierà secondo le opere.