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[Minuta]



Ora il pesce arrostito del Vangelo, dice S. Agostino, è Cristo che è passato pel fuoco delle sua passione: Piscis assus est Christus passus. E i pesci sono due, forse ad indicare i due caratteri di vittima e di sacerdote, che Cristo riunì in se stesso, nella sua passione e morte.

Il pesce adunque, che accompagna il pane, e lo rende delizioso, ed ajuta il popolo a satollarsene, è il merito infinito della passione e della morte di Gesù Cristo, onde i sette pani di grano, ossia i sette Sacramenti prendono la loro virtù la loro efficacia per nutrire le anime.

Ma altra gran cosa ci dice questo Vangelo. La moltiplicazione de’ pani esprime chiarissimamente oltreché l’Eucarestia, anche il ministero della Chiesa. E ciò è di importanza capitale contro gli eretici i protestanti di tutti i tempi e di tutti i luoghi che negano la necessità del ministero ecclesiastico per la dispensazione del pane spirituale della dottrina e della grazia di Cristo.

Essi insegnano che non sono necessari né Papi né Vescovi né Ministri di Dio perché, dicono essi, “la luce e la grazia si ottiene immediatamente da Gesù Cristo per mezzo della fede”.

Ma sono eretici cioè quella zizzania di cui parla il Vangelo.

Quanto, invece, è bello e consolante insieme per noi cattolici, vedere il Figlio di Dio Gesù Cristo, nel doppio miracolo della moltiplicazione de’ pani, che conferma anche col fatto, (non contento di avervi più volte predicata insistito nella sua predicazione divina) la nostra fede pure su questo punto pure così essenziale, e che confuta anticipatamente le funeste dottrine nei protestanti, i quali, distruggendo il ministero della Chiesa, distruggono dalla fondamenta la Chiesa stessa e la fede, il Cristianesimo.

Cosicché la moltiplicazione de’ pani, mentre è l’espressione più sublime dell’Eucarestia, cioè di quel Pane divino cibo degli Angeli, conforto delle Vergini e de’ Martiri che dura nella vita eterna e che è sorgente di tutte le nostre consolazioni e pegno delle nostre speranze: - è pure una delle espressioni più alte che Cristo ha voluto scegliere i soli Apostoli e i loro successori e inviati a ministri della sua grazia e dispensatori de’ suoi divini misteri, secondo la celebre espressione di Paolo: “Sic nos existimet homo ut ministros Christi et dispensatores mysteriorum Dei”.