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[Minuta]



Davanti a questo miracolo che è dei maggiori miracoli operati da Gesù Cristo.

Gesù Cristo con un tratto della sua potenza e bontà moltiplichi 5 pani e 2 pesci, tanto da bastare a più che cinque mila persone. Quel popolo che, davanti alla moltitudini dei miracoli che in due anni Cristo aveva operato, era rimasto indifferente, si lasciò prendere da folli speranze e gli offrì la corona voleva farlo re, perché capitanasse quel moto di riscossa dall’intollerabile giogo romano che era la sua principale preoccupazione.

Ma Gesù se ne sottrasse con la forza all’insidioso tentativo ma quella sera dovette pensare melanconicamente all’umana miseria! Se si fosse presentato al mondo colla fronte cinta da diadema di gloria, tutti sarebbero corsi dietro a Lui, ma Egli veniva a portare invece il regno di Dio veniva nell’umiltà e nella virtù, e per questo lo avrebbero abbandonato. Infatti il giorno dopo le turbe, indovinando il luogo dove poteva essere, lo raggiunsero. E Gesù con accento di tristezza disse: Perché jeri ho moltiplicato il pane, mi cercate: cercate non il cibo che perisce, ma quello che dura nella vita eterna. Indi il discorso volse sull’Eucaristia. La miracolosa moltiplicazione del pane del giorno innanzi era stata ordinata ad adombrare e rendere meno difficile ai credenti la cognizione del più grande, del più bello, più stupendo e amorevole mistero del Cristianesimo, e quasi per farci arrivare per gradi da un miracolo di cibo umano ad un miracolo di cibo divino. Gesù era venuto sì, per satollare, ma sovra tutto nell’intelletto e nel cuore.


























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Quei poveri Ebrei erano alquanto scusabili se ricevettero con indifferenza se rifiutarono l’espressione più sublime dell’amore di G. Cristo, ma noi dopo 20 secoli di luce e di conferma come possiamo fa gran pena vedere come si sia essere indifferenti a questo cibo divino? Eppure è tanto se appena ci rassegniamo a far Pasqua alla legge della Chiesa che impone di riceverlo una volta all’anno.

Si avvicina la Pasqua, questo Vangelo mi dà buona occasione di parlarvi dell’Eucarestia e del dovere di far Pasqua ….

Non so se avrò persuaso alcuno dell’obbligo della necessità di fare la Pasqua. La Comunione è non solo doverosa ma supremamente utile, se dall’utilità di un cibo dobbiamo giudicare dagli effetti.

L’Eucarestia divinizza l’uomo. L’uomo ha due vite: la umana e la divina. Umana è quella di coloro che si prefiggono a scopo di tutte le loro attività se medesimi. In questa vita no, non può trovare l’uomo la sua grandezza sua dignità”, la sua felicità; non è nell’egoismo che gli individui e i popoli possono sperare salvezza e grandezza; ma nella carità che non si attua se non c’è forza di sacrificio e Dio solo merita questo sacrificio…..e Dio solo merita questo sacrificio.

Toglietemi Dio, e poi vi chiedo perché sacrificheremo all’umanità noi medesimi?