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[Minuta che presenta cancellature in senso verticale]
Gli
ebrei e gli apostoli stessi si aspettavano di vedere nel Messia un re
coperto di gloria, che con le sue vittorie rivendicherebbe a libertà
Israele e stenderebbe la sua monarchia su gran numero di nazioni. E
quanto ci volle per far
intendere
aprire loro gli occhi e per dare l’idea di un regno tutto
spirituale! Illuminati dallo Spirito del Signore, noi sappiamo bene
in qual senso Gesù Cristo sia e voglia essere veramente re. Egli
vuole
regnare sui cuori
non lasciando d’essere Signore padrone
e re di tutte le cose, siccome Dio è creatore dell’Universo noi
sappiamo che egli
vuole sopra tutto regnare sui cuori, più Padre che re, e re pieno di
mansuetudine. E appunto sotto questo carattere lo descrivono i
profeti. Ora essi
lo dipingono in
sembianza di
come un agnello
condotto al macello senza contrasto (Is. LIII. 7): ora lo chiamano
Principe
della pace
(I. IX, 6).
Delle dolci figure della sua mansuetudine è ripiena la Scrittura: Egli è l’Agnello di Dio, che si abbandonerà senza resistenza senza far udire la sua voce ad uomini iniqui, i quali, essendo i suoi persecutori, si erigeranno ad un tempo a suoi giudici e saranno i suoi crocifissori.
(1) Gerusalemme: La Città santa
(2) Betfage (casa de’ fichi) villaggio non lontano da Gerusalemme. Il monte degli Ulivi lo separava dalla città santa.
(3) La figliuola di Sion è la popolazione di Gerusalemme, (Zacc. 9, 9)
(4) La strada che da Betfage conduceva a Gerusalemme, passava fra campi, giardini, uliveti e luoghi ricchi di palme e di alberi fruttiferi.
(5) Osanna, vuol dire: Deh, salva! (Sal. 118 – 25,26)
Gerusalemme