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[Da Bozze di Stampa, (lettera della Pasqua del 1936) vi sono aggiunte e correzioni di D. Orione]



…….... Sempre sono con Voi! E potrei dimenticarVi: star lontano spiritualmente da Voi. E come potrei pregare, se prima, non prego per Voi? Vi dòuna bella notizia: abbiamo aperto ora in Rosario di Santa Fe, la seconda città dell’Argentina Scuole gratuite nel quartiere più povero: sono quasi tutti figli di italiani: ne abbiamo tuttora già 450. Deo Gratias!

Fate buona Pasqua, o Carissimi, e arrivederci!

Benefattori e Benefattrici, a Voi il mio fervido e grato saluto e i più sentiti ringraziamenti: riceveteli come mi vengono dal cuore, schietti, sinceri, profondi.

Vi renda merito Iddio, che durante la mia prolungata lontananza, non solo non avete abbandonato...

Ogni tanto mando Iddio il mio Angelo: lo sentite? Ve lo mando a darvi conforto a insinuarvi suggerirvi sentimenti di fede, di pietà, di pazienza, di cristiana rassegnazione, di amore a Dio, di divozione alla Santa Madonna, Madre e Consolatrice degli afflitti.

La grazia e la pace del Signore discendano copiose su di Voi e sui vostri figliuoli.

Siano essi il vostro conforto e la vostra corona!

Che la benedizione pasquale discenda sui solchi bagnati dai vostri sudori, nelle officine, in tutte le vostre Case, su tutti i vostri onesti interessi.

Vi rassodi nella fede, nella pietà, nella carità e vi conduca sulla diritta via della grazia, della verità rivelata e delle cristiane virtù per i.

Ogni santo augurio di Buona Pasqua!

E questa la benedizione del povero prete della Divina Provvidenza sia auspice di quella benedizione che Iddio misericordioso vorrà concederci nel giorno infinito del San Paradiso.

Alleluja, Alleluja, Alleluja!