V111T199 V111P289
[Minuta]
I piccoli figli della Divina Provvidenza sapevano che Voi li amate; ma la Vostra paterna premura di far loro pervenire, pel giorno stesso di Natale, la espressione di tanto Vostro delicato amore, li ha commossi sino alle più dolci lagrime!
Possano
essi non solo non rendersi mai immeritevoli di tanta ambita
benevolenza; ma, diffidando di sé e custodendo gelosamente intatta
immacolata nella mente e nel cuore la dottrina di Gesù Cristo e lo
spirito della schietta papalità: - possano essi con rinnovato ardore
lavorare e faticare sempre da
fedeli e amanti figli della Chiesa
a diffondere colla parola e coll’esempio l’amore di Dio e del
prossimo, l’amore del Papa!
Amore
soavissimo, perché amare il Papa è amare Gesù Cristo, nostro Dio e
Salvatore, amore purissimo umile, semplice, attivo, pieno di carità
bontà
docilità e ardentissimo: amore più forte della morte!
Amore di Dio e del Papa che non si tenga pago di atti negativi, ma che dia prova della propria sincerità, della propria bontà e intensità con atti pratici e positivi.
Amore
di Dio e del Papa che oggi per tutti che sono
davvero
vogliono essere fedeli alla Chiesa deve essere un apostolato
continuo, fervente di devozione e di obbedienza illimitata alla Catt
Santa Sede.
La
nostra bandiera sia la Croce di Gesù Cristo, su cui l’imperatore
Costantino, che ha dato libertà alla Chiesa, vide già in mirabile
visione scritto:
In
hoc signo vinces!
Ai
piedi di essa noi
abbiamo scritto
scriviamo la nostra speranza e il nostro amore la nostra vita e la
nostra morte: orare,
laborare
et
pati
pro
Ecclesia et Pontefice:
pregare, faticare e sacrificarci ad unire di uno strettissimo e
dolcissimo vincolo di amore i figliuoli al Padre, i fedeli, e
specialmente la gioventù, al nostro dolce Cristo in terra, il Papa!
Viva il Papa!
(Nella presente minuta vi è pure un foglio a stampa)
V111P290
I piccoli figli della Divina Provvidenza sapevano che li (amavate) amate; ma (al vedere la Vostra delicatezza) la Vostra paterna premura di far loro (pervenire) giungere pel giorno stesso di Natale la espressione di tanto Vostro delicato amore, (ne furono), li ha commossi sino alle più dolci lagrime!
Possano (i figli della Divina Provvidenza) essi non solo non rendersi mai immeritevoli di tanta augusta benevolenza; ma con rinnovata ardore, pregando e diffidato di sé, e custodendo gelosamente intatta la dottrina di Gesù Cristo e lo spirito di schietta papalità; possano essi lavorare sempre confortati della Vostra Benedizione a diffondere l’amore di Dio e del Prossimo, l’amore del Papa!
Amore che non può tenersi pago di atti negativi, ma deve dare prova della propria sincerità e intensità con atti positivi e pratici; amore che oggi deve essere un apostolato continuo, fervente (pronto) di devozione e obbedienza (al Papa) alla Santa Sede: amore (che deve essere) purissimo, umile, semplice, (forte), ardentissimo e più forte che la morte.