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…………dell’amore
soavissimo di Dio amare divinamente e immensissimamente, di un
grandissimo foco di amore i
piccoli poveri e i piccoli di Gesù
i poveri e i piccoli di Gesù, e gli afflitti da ogni male e dolore e
dell’amore soavissimo di Dio amare divinamente e immensissimamente
di un grandissimo foco di amore i poveri e piccoli di Gesù, i
muti i ciechi, i vecchi
e gli afflitti da ogni male e dolore confortandoli con opere di
cristiana misericordia; amare la Santa Chiesa Cattolica, nostra
Madre, e far conoscere, amare e servire il Papa, Padre nostro
dolcissimo,……….. e santificarsi secondo la dottrina e la carità
di Gesù Cristo Crocifisso, nella piena subordinazione e unione
filiale di mente e di cuore e di opere al Vicario in terra di N.
Signore, che è il Papa, attuando, nei paesi cattolici, la completa
esecuzione del programma papale, e, nei paesi acattolici, predicando
il Santo Vangelo a tutti gli uomini, secondo il mandato di Gesù
Cristo agli Apostoli (Marc. XVI - 15), in modo particolarissimo se
medesima consacrando, con ogni sforzo di carità, ad ottenere
l’unione delle Chiese separate.
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…… natura sia da voi sostenuta con quella cristiana rassegnazione che alleggerisce le acerbità delle ferite e aggiunge merito e premio.
Certo che voi vi vedrete anche un tratto dell’ineffabile bontà del Signore in darvi occasione di mostrargli l’amore vostro coll’uniformarvi di pienissimo cuore alla Sua adorabile volontà. Non v’ha certamente nulla di più amabile della volontà di Dio, anzi non v’ha di amabile che essa sola: ora amare la volontà di Dio nelle cose liete è poco amore, ma amarla nelle contrarie, amarla sempre e amarla tanto anche nei sacrifici più gravi alla natura, oh allora è amore pure, amore che appaga l’anima che amando patisce, amore…..
E
il Signore adopera con voi il
magistero delle tribolazioni
come lo ha adoperato con altre certe anime: è un magistero occulto
e, per quanto apparisce di fuori, piuttosto di distruzione che di
edificazione: infatti distrugge le cose visibili per creare dentro di
noi le invisibili, toglie quasi dal nostro cuore gli oggetti terreni
per darcene uno eterno, immenso, infinito, che valga per tutti i
terreni e più e più senza misura.
Io, appena ebbi la dolorosa notizia, non ho mancato di raccomandare a Dio l’anima della defunta e di farla raccomandare. E spero, sono sicuro che Dio me la farà conoscere in Paradiso...