V112T136 V112P276


[Da fotocopia]



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 Roma, il 25 Marzo 1920


Caro e venerato Monsignore,


Chiedo scusa di non essere ancora passato al Vicariato ad ossequiarLa. Come saprà da Sua Eminenza, sono passato da Lui, ed ho proposto, quale Parroco della nuova Parrocchia d’Ognissanti, il Don Risi.

Ora invio la proposta per iscritto, e prego Lei, Caro Mgre., di compiacersi umiliarla all’Eminentissimo.

Don Risi è molto compreso per la grave responsabilità, ma ho piena fiducia che farà bene, ed Ella, quando lo vedrà, voglia dirgli una parola di conforto. Egli ha per Lei molta e meritata stima, e sta molto a quello che gli dice.

Tengo ancora celata la notizia, perché colà in Borgo è molto bene viso, ed è confessore di parecchi Monsignori del Vaticano, e non vorrei che frapponessero qualche ostacolo.

Ci tengo a prevenirLa di questo, anche per Sua norma.

Con devoto ossequio,e vivamente raccomandandomi alle Sue orazioni, La prego ad avermi per obbl.mo Suo servitore in Gesù Cristo


Sac. Orione

dei Figli della Divina Provv.za


P. S. Stamattina ho avuto la consolazione di fare 60 prime Comunioni tutte di giovanetti del Quartiere Appio.

Con stima e riverente affetto dev.mo


 D. Orione