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[Minuta]



Sacra Congregazione

del Concilio

Num. di Protoc. 2177/26


Roma li 10 Giugno 1927


Molto Rev. Signore


Prego la S. V. Rev.ma far conoscere con precisione con la maggiore sollecitudine a questa S. Congregazione per quali motivi il Sac. D. Baldassarre Candreva non può restare in codesta Casa.

In tale attesa con ossequio mi professo

Della S. V.

Aff.mo nel Signore

 Card. Sbarretti

 Prefetto


+ Giulio vesc. titol. di Lampsaca

segretario



Molto Rev.do D. Giovanni Giorgis

Direttore della Piccola Colonia

Agricola di S. Antonio Cuneo



(Lettera di D. Orione in risposta, in minuta con cancellature in senso verticale)



 Cuneo, il…….Giugno 1927


Eminenza Rev.ma,


Riferendomi alla venerata lettera di V. Eminenza in data 10 Giugno, N. 2177/26, che riguarda il Don Baldassarre Candreva, - mi pare necessario che questo Sacerdote sia con sollecita carità e con delicatezza ritirato dalla Città e Diocesi di Cuneo, perché qui già va trapelando qualche cosa del suo passato.

Ciò non è avvenuto per parte nostra, ma per la poca sua prudenza di mettersi avanti offrendosi a qualche Parroco per essere assunto in qualità di vice parroco, pure ben sapendo che codesta Sacra Congregazione non lo ha per anco riabilitato ad audiendas.




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Sono spiacente di dover avvertire che, se entro il mese di luglio non ricevesse altra destinazione, io mi troverei costretto a dimetterlo per evitare che al personale e giovanetti qua raccolti e alla popolazione che sta nei dintorni della Colonia, si propaghino notizie sul passato di questo Sacerdote che non sarebbero di edificazione.

Ecco perché nell’altra mia lettera ho detto che non si lasciasse in Diocesi di Cuneo.

Sono poi ormai tre anni che ha dato prova di buona vita: non è della Congregazione: ha bisogno di famiglia, che noi non possiamo soddisfare, - quindi veda V. Eminenza nella Sua carità di trovargli qualche Vescovo benevolo che lo accolga.

Questa piccola nascente Congregazione ha già fatto per lui tutto il fattibile.

Bacio con profonda venerazione la Sacra Porpora, e sono di Vostra Eminenza dev.mo Servitore