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[Su foglio dattiloscritta con correzioni ed aggiunte di Don Orione - Vi sono due copie del documento]




pro memoria sulla Cassa di Risparmio di Voghera


Eccellenza,

Mi permetto far presente all’E. V. quanto segue:

I componenti l’ex Consiglio d’Amministrazione della Cassa di Risparmio di Voghera sono tutti dei gentiluomini, appartenenti tutti alle più cospicue famiglie di quella città, e tuttora assai stimati. Perché se è ammissibile che essi abbiano potuto commettere degli errori nell’Amministrazione di quel potente Istituto, nessuno crede che essi abbiano comunque compiute operazioni per lucro personale.

E senza il colpo di mano, effettuatosi, per pressione del Comm. Dall’Alpi Commissario del Comune, il quale indusse il Segretario Federale Comm. Nicolato, il Console Pierino Bertoli e il Segretario Politico Ing. Faravelli (questi ultimi due dopo alcuni mesi scacciati dal partito) a firmare un manifesto murale che produsse il panico, avrebbero certamente sistemata la situazione, e già s’apprestavano a farlo, perché la sera stessa del giorno in cui vennero violentemente messi fuori dalla Cassa dovevano partire per Roma, onde intendersi con la Banca d’Italia sul da farsi.

A dimostrare poi l’onestà e l’amore con cui gli ex-amministratori hanno sempre atteso alla Cassa, si deve notare che il nucleo fondamentale dell’ex - Amministrazione ne assunse il governo nel 1915 con 13 o 14 milioni di depositi e senza una succursale, e quando essa la dovette abbandonare, la Cassa aveva 185 milioni di depositi e 20 Succursali.

E non è neppure da dimenticarsi che, se oggi la situazione della Cassa di Voghera è alquanto peggiorata, lo si deve al fatto che a reggerla ci andò prima il lo stesso Comm. Dall’Alpi, che di banca non s’intende affatto: dopo due mesi ci andò il Cav. Giachino della Banca d’Italia succursale di Alessandria - individuo alquanto freddo e timido, e infine dell’Istituto s’impadronì la Cassa di Risparmio di Milano, la quale concluse disastrosi concordati, e non seguì, e non segue certo le direttive della prima, così che di aiuti dell’Industria, all’Agricoltura e al Commercio non ne vanno affatto, e anche la beneficenza è quasi nulla.












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Il ritorno della Cassa alla sua primiera autonomia sarebbe pertanto salutato con gioia dall’intera cittadinanza vogherese e il Podestà stesso, ing. Ing. Zucchi, ha già manifestato in tal senso il suo pensiero.


[Minuta su carta intestata]



Olivotto f. - Guarinoni f. - Comba V - Malfatti - Morlupi - Nicco f. - Chiavassa f. - Crapelle f. - Bonifaci B. f. - Varetto - Cremaschi Cremasco f. - Antonello V.a - Beccali V 19 a. - Mezzalira V 20 a. - Labella G. V a. 17 - Genoni V a. 18 - Micozzi V.a - Incerti V - Bracchi V a. 18 - Cerchiaro V.a a. 18 - Varriale Michele V a. 18 - Penna V a. 17 - Carradori - Gioia a.V a. 17 - Silvano a. V a. 18 - Zucchegna L. - Dal Lago V a. 17 - Fidanza 3 f. a. 20 - Caccialanza f. a. 21 - Ciolli f. a. 21 - Zanella Saverio f. a. 30 - Paradisi 2.da fil. - Pancheri 3.a fil. a. 21 - Baruffi 2.da fil. a. 19 - Perugini 1.a fil. a. 18

Grossi - voti scaduti


[Minuta]



1) L’Istituto di ... Ne è fondatrice la ... che volle trasforma... ampliandola, in ... carità, a ricordo del...che le morì a pochi ... Benvenuti. ... Anime pietose, ricor... fanciulli!