V113T144 V113P178


[Grafia di Don Carlo Pondero con aggiunte di Don Orione]



Foglio da unirsi alla lettera di invito

Importante

  1. Teniamo  far notoCi  preme significare ai Signori Parenti che,  per  il continuocrescendosulrincaro  dei viveri,  e  per quanto  ognor crescente, l’esperienza di questi  ultimi anni  ci ha suggeritocome  più equo e conveniente, si è fatta  di fare una  lieve modificazione nella retta mensile, per i giovani di III  Tecnica e di III Ginnasiale.

Oltreché al bisogno che ormai si impone di evitare il lamentato inconveniente di non gravi, ma continui deficit annuali nella cassa del Convitto, senza mutare il trattamento, la misura è suggerita dal fatto che, formando ormai generalmente la III T. e la III G. un’unica camerata col Ginnasio Superiore e col Liceo, la cui retta è di L. 50 mensili, male si consigliavano accordavano la troppa differenza nelle rette, ed il quasi identico trattamento. Per ciò sembra più giusto almeno un medio che meno disdica alle condizioni alla equità.

Resta quindi:

per i giovani delle Elem., di I e II T. e di I. e II. G. L. 40 (secondo il programma)

 di III T. e di III G. L. 45 (per la modifica)

 del Ginnasio sup. e del Liceo L. 50 (secondo il programma)

  1. Raccomandiamo  vivamente ai Signori Parenti di vigilare perchéle  loro tanto preziose e tenere piante  i loro amati figli possano  conservarsi  sicuribuoni  anche  nella libertà delle vacanze. e  crescere loro consolazione e vantoCon  troppo strazio dell’animo  ci è  occorso qualche volta vederci  ritornaredi  veder tornare qualche  nostro caro Convittore così mutato, che dopo inutili tentativi, per  rimetterlo sulla buona via, si dovette per sicurezza degli altri,  licenziare nel corso dell’anno.

Noi da parte nostra raccomandiamo caldamente maggiore puntualità al convittore nel presentarsi il Convittore al suo ritorno munito  del certificato di buona condotta, come da questionario unito alla lettera che si manda con quella di accettazione.

  1. Un’altra  preghiera facciamo ai Signori Parenti:

Non consiglino mai, né raccomandino alcuno, che mostrasse intenzione di entrare in Convitto, e che sapessero la sua condotta pericolosa tenere poco buona condotta. Il Convitto aiuta, ma miracoli non ne può fare. Noi, avvedendocene, saremo più liberi nel rimandarlo, e per togliere così i compagni dal pericolo di essere danneggiati.

Ed ora ci è grato il dovere di esprimere ai Signori Parenti la nostra viva soddisfazione per i buoni comportamenti dei giovani che ci hanno voluto affidare nell’anno passato. Ci auguriamo che perseverino, che migliorino, che e crescano salde colonne della famiglia e della società, come ben sappiamo i loro benamati parenti che le Famiglie giustamente si aspettano.

Assicuriamo ancora una volta da parte nostra ai Signori Parenti tutto l’impegno, ai Signori Parenti e ci ripromettiamo dalla cooperazione dei Signori Parenti medesimi e dall’aiuto dalla benedizione del Signore il più valido aiuto pel felice compimento delle nostre comuni aspirazioni.

Con profondo ossequio

 La Direzione