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[Grafia di Don Carlo Pondero con aggiunte di Don Orione]
Foglio da unirsi alla lettera di invito
Importante
Teniamo far notoCi preme significare ai Signori Parenti che, per il continuocrescendosulrincaro dei viveri,e per quantoognor crescente, l’esperienza di questi ultimi anni ci ha suggeritocome più equo e conveniente, si è fattadi fare una lieve modificazione nella retta mensile, per i giovani di III Tecnica e di III Ginnasiale.
Oltreché
al
bisogno che ormai si impone di evitare il lamentato inconveniente di
non gravi, ma continui deficit annuali nella cassa del Convitto,
senza mutare il trattamento, la misura è suggerita dal fatto che,
formando ormai generalmente la III T. e la III G. un’unica camerata
col Ginnasio Superiore e col Liceo, la cui retta è di L. 50 mensili,
male si
consigliavano
accordavano
la troppa differenza nelle rette, ed il quasi identico trattamento.
Per ciò sembra più giusto almeno un medio che meno disdica alle
condizioni
alla
equità.
Resta quindi:
per i giovani delle Elem., di I e II T. e di I. e II. G. L. 40 (secondo il programma)
“ di III T. e di III G. L. 45 (per la modifica)
“ del Ginnasio sup. e del Liceo L. 50 (secondo il programma)
Raccomandiamo vivamente ai Signori Parenti di vigilare perché
le loro tanto preziose e tenere piantei loro amati figli possano conservarsisicuribuoni anche nella libertà delle vacanze.e crescere loro consolazione e vantoCon troppo strazio dell’animo ci è occorso qualche voltavederci ritornaredi veder tornare qualche nostro caro Convittore così mutato, che dopo inutili tentativi, per rimetterlo sulla buona via, si dovette per sicurezza degli altri, licenziare nel corso dell’anno.
Noi
da
parte nostra raccomandiamo caldamente maggiore puntualità al
convittore nel presentarsi il
Convittore
al suo ritorno munito del certificato di buona condotta, come da
questionario unito alla lettera che si manda con quella di
accettazione.
Un’altra preghiera facciamo ai Signori Parenti:
Non
consiglino mai, né raccomandino alcuno, che mostrasse intenzione di
entrare in Convitto, e che sapessero
la
sua condotta pericolosa
tenere
poco
buona condotta. Il
Convitto aiuta, ma miracoli non ne può fare. Noi,
avvedendocene,
saremo più liberi nel rimandarlo, e
per
togliere
così i compagni dal pericolo di essere danneggiati.
Ed
ora ci è grato il
dovere
di
esprimere ai Signori Parenti la nostra viva soddisfazione per i buoni
comportamenti dei giovani che ci hanno voluto affidare nell’anno
passato. Ci auguriamo che perseverino,
che
migliorino,
che
e
crescano
salde colonne della famiglia e della società, come ben sappiamo
i
loro benamati parenti
che
le Famiglie giustamente
si aspettano.
Assicuriamo
ancora una volta da parte nostra ai
Signori Parenti
tutto
l’impegno,
ai Signori Parenti e
ci ripromettiamo dalla cooperazione dei Signori
Parenti
medesimi e
dall’aiuto
dalla
benedizione del
Signore il più valido aiuto pel
felice
compimento delle nostre
comuni
aspirazioni.
Con profondo ossequio
La Direzione