V113T168 V113P203b



[Da foglio dattiloscritto con correzioni e aggiunte di Don Orione]




Piccola Opera

della Divina Provvidenza

Tortona


 Tortona, 4 Dicembre 1932


Eminenza Rev.ma,

Riferendomi a venerata lettera di V. Eminenza, del 30 Nov.bre, N.° di Prot. 1494/32, - mi fo premura significare che della Archidiocesi di Gaeta ho solo il giovane Eliseo Scipione di Antonio.

Non vorrei mancare di riguardo verso quell’Ecc.mo Arcivescovo, ma, richiesto di fornire a codesto Sacro Dicastero precise informazioni, ritengo doveroso allegare alla presente:

  1. due  lettere di Sua Eccell. Rev.ma Mgr. Casaroli, che vivamente ha  raccomandato il Scipione;

  2. il  certificato del Seminario Arciv. di Gaeta;

  3. le  risposte avute al nostro Questionario.

Da nessun documento risulta che il Scipione fosse ripetente di 5.a Ginnasiale, né di aver data ripetuta prova di incapacità ad acquistare il minimo di scienza necessaria.

Anzi, nella I.a lettera quell’Arcivescovo dice: “non è stato promosso al Liceo, e quindi dovrebbe ripetere”, il che faceva supporre che non fosse un ripetente.

Nella stessa, quanto a capacità, è detto: “può riuscire discretamente se sarà coltivato”.

Nella 2° lettera, poi, avverte che è rimasto soccombente, ma “in qualche materia”, e prega di esperimentarlo.

Nessun cenno che sia stato esortato a lasciare il Seminario, anzi, si dice ogni bene di lui, non so come si potesse raccomandare di più.

Anche dal certificato del Seminario non risulta affatto che abbia ripetuta la 5.a Ginnasiale, così pure dalle risposte date al nostro questionario.













 V113P204


Mando non una copia, ma bensì documenti in originale, per quel delicato riguardo rispetto che è dovere, ma, se poi la Sacra Congregazione crederà ritornarmeli, mi farebbe cosa gradita, per la posizione d’archivio.

Avverto che il Scipione è ancora un probando, cioè farebbe è nel periodo del primo esperimento, sotto ogni riguardo.

Ciò detto, è per me una vera gioia poter assicurare Vostra Eminenza che, per quella devozione dolcissima che mi lega, per divina grazia, alla Santa Sede, accoglierò sempre con profonda venerazione e amore di figlio qualunque disposizione o desiderio mi verrà.

Non voglio che amare Gesù e la Chiesa: non vivo che per essere lo straccio di Gesù e della Chiesa.

Bacio con devozione la Sacra Porpora, e mi onoro dirmi di Vostra Eminenza Rev.ma

Osseq.moe umile servitore in Gesù Cr.

 Sac. L. Orione

 Dei Figli della Div. Provv.za