V113T227 V113P259
[Da foglio dattiloscritto su cui Don Orione aggiunge quanto segue]
La burrasca.
Ed essendo montato nella barca, lo seguirono i suoi discepoli.
Quand’ecco nel mare si sollevò una gran tempesta, tanto che la barca era coperta dalle onde: or egli dormiva. Allora accostatisi a lui, i suoi discepoli lo svegliarono, dicendo:
- Signore, salvaci; siamo perduti.
E Gesù disse loro:
- Perché temete, gente di poca fede?
E levatosi, comandò ai venti e al mare, e si fece gran bonaccia.
La gente ne restò ammirata, e dicevano:
- Chi è costui, al quale ubbidiscono i venti e il mare?
C. VIII 23-27 Mt.
Più
tardi sperimenterai che il cuore umano è simile al mare: quando
liscio e tranquillo, quando spumante e fremente nella
in burrasca.
Userai di ogni tuo potere per calmare le tue tempeste, e insieme ti rivolgerai per aiuto a Quello “cui obbediscono i venti e il mare”.
Comincia intanto a dominare e regolare i movimenti irragionevoli della tua natura.
Se t’imponi di tempo in tempo delle privazioni volontarie, saprai meglio resistere nell’ora della prova.