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[Da copia manoscritta]



Piccola Opera

della Divina Provvidenza

Tortona

(Riservata)

 Tortona 9 Ottobre 1932.

Rev.mo P. Provinciale

dei Carm.ni Sc. di Milano.

Riferendomi a venerata lettera di V. P. Rev.ma, in data 8 corr. m., la persona, di cui mi chiede informazioni confidenziali, venne dimessa dalla Piccola Opera perché si scoperse che, mesi fa, tentò fare del male morale ad un giovane, che era in infermeria, a letto, con atti, etc.

Oggi ho pure ricevuto lettera di lui, da Milano, che mi prega di dare buone informazioni a V. Paternità, e di tacere sul fatto, che decise il suo allontanamento.

Nel resto, è un giovane intelligente e di cuore, ha molte risorse e qualche qualità più fin eccezionale.

Se V. Paternità Rev.ma lo accoglie, penso che, dopo la lezione avuta, egli farà bene. E, se mi fosse permessa una  preghiera, io La supplicherei, Rev.mo P. Provinciale, di allargargli le braccia in Domino.

Egli non poteva più essere tenuto con noi, e neanche in altre Case, perché la cosa, imprudentemente, è stata conosciuta. Ma è bene aver presente che l’individuo proviene da una vita di violenza e di squadrismo, molto libera e poco cristiana.

E’ di quei tipi che, se corrispondono alla grazia della vocazione, non si fermano a metà strada, ma, nella Mano di Dio e dei Superiori, - una volta formati, - compiono miracoli di bene e di apostolato.

Perdoni un po’, caro e Rev.mo Padre Provinciale, questa, direi, specie di insistenza: - che vuole? è un mio caro figliuolo, e il cuore gli va un po’ dietro, benedetto cuore!

Avrò dunque come fatto personalmente a me quanto, nella carità di Gesù Cristo Signor Nostro, Ella potrà fare per lui.

Le bacio devotamente e con grato animo le mani, e umilmente mi raccomando alle Sue orazioni.

In Gesù Cr. e nella Santa Madonna Le sono servitore e fratello.