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[Da foglio dattiloscritto con correzioni ed aggiunte di Don Orione]
Superò molti ostacoli e fu ordinato sacerdote. Predicò gli Esercizi Spirituali al Clero di Napoli e la sera predicava al popolo nelle pubbliche piazze.
Convertì
due famosi malandrini,
che morirono poi in odore di Santità
santità.
Suo
padre,
passando
un giorno davanti ad una chiesa dove Alfonso predicava,
ebbe
la curiosità di entrare. Ne fu talmente commosso e consolato, che
uscendo non poté trattenersi d’esclamare: “Mio
figlio mi ha fatto conoscere Iddio”.
L’abbracciò quando Alfonso tornò a casa e gli mostrò tutto il
suo
dispiacere
d’essersi opposto alla sua vocazione.
Egli
Alfonso andava
nelle campagne a cercare i contadini ed i pastori,
e
insegnava
loro il catechismo e amministrava i Sacramenti. Istituì,
non senza grandi difficoltà,
la
Congregazione del Redentore:
che
sono
umili Missionarî
di vita povera e mortificata, istruiti, prudenti, edificantissimi.
Sant’Alfonso
Egli
visse
tutta la vita per gli altri, e non per se, pur faticando
continuamente per la sua santificazione.
Gli
vennero proposti parecchi Vescovadi, e fra
gli altri
l’Arcivescovado di Palermo, ma furono tutti da lui ricusati.
Finalmente
il Papa l’obbligò ad andare Vescovo a Sant’Agata de’ Goti,
dove rimase parecchi anni facendo un bene immenso. Rinunziato pel
suo stato
di sua
salute all’Episcopato, compose un gran numero di opere di teologia
e di pietà.
Nelle controversie non uscì mai dalla sua penna un’espressione dura o ingiuriosa. Fu devotissimo della Madonna e sostenitore dell’autorità del Papa. “Tolta l’autorità del Papa, Egli diceva, è perduta l’autorità della Chiesa”. La SS. Madre di Dio, che gli era apparsa più volte in vita, venne visibilmente a consolarlo negli ultimi momenti. Egli spirava placidamente a 91 anni di età.
I funerali del Santo, più che una cerimonia funebre, furono un trionfo. Tutti dicevano: “Il Santo è morto. Andiamo a vedere il Santo!”
E’
impossibile contemplare senza invidia la pace e la gioia che provano
i servi del
Signore alla
di Dio in fine
della
loro vita.
“Non
ceredeva
credevo
che il morire fosse sì dolce”
diceva
il
Ven.le Suarez
mentre
moriva.
La
morte de’ santi è preziosa al cospetto di
Dio
del Signore.
Molti
miracoli furono operati per sua intercessione. e
venne canonizzato nel 1671.
L’esempio
di questo Santo ci ricorda
le massime di
animi alla
ad avere gran fede nella Provvidenza del Padre celeste, e a quel
perfetto distaccamento
distacco dalle ricchezze tanto
raccomandato dal Vangelo. Una soverchia cura dei beni del mondo è
grave impedimento all’acquisto delle cristiane virtù. L’amore
dei
esagerato ai beni
della terra indurisce il cuore contro le voci della carità, e
corrompe la vera idea delle cose spirituali.