V113T244 V113P286


[Da foglio dattiloscritto con correzioni ed aggiunte di Don Orione]



Superò molti ostacoli e fu ordinato sacerdote. Predicò gli Esercizi Spirituali al Clero di Napoli e la sera predicava al popolo nelle pubbliche piazze.

Convertì due famosi malandrini, che morirono poi in odore di Santità santità.

Suo padre, passando un giorno davanti ad una chiesa dove Alfonso predicava, ebbe la curiosità di entrare. Ne fu talmente commosso e consolato, che uscendo non poté trattenersi d’esclamare: “Mio figlio mi ha fatto conoscere Iddio”. L’abbracciò quando Alfonso tornò a casa e gli mostrò tutto il suo dispiacere d’essersi opposto alla sua vocazione.

Egli Alfonso andava nelle campagne a cercare i contadini ed i pastori, e insegnava loro il catechismo e amministrava i Sacramenti. Istituì, non senza grandi difficoltà, la Congregazione del Redentore: che sono umili Missionarî di vita povera e mortificata, istruiti, prudenti, edificantissimi. Sant’Alfonso Egli visse tutta la vita per gli altri, e non per se, pur faticando continuamente per la sua santificazione. Gli vennero proposti parecchi Vescovadi, e fra gli altri l’Arcivescovado di Palermo, ma furono tutti da lui ricusati.

Finalmente il Papa l’obbligò ad andare Vescovo a Sant’Agata de’ Goti, dove rimase parecchi anni facendo un bene immenso. Rinunziato pel suo stato di sua salute all’Episcopato, compose un gran numero di opere di teologia e di pietà.

Nelle controversie non uscì mai dalla sua penna un’espressione dura o ingiuriosa. Fu devotissimo della Madonna e sostenitore dell’autorità del Papa. “Tolta l’autorità del Papa, Egli diceva, è perduta l’autorità della Chiesa”. La SS. Madre di Dio, che gli era apparsa più volte in vita, venne visibilmente a consolarlo negli ultimi momenti. Egli spirava placidamente a 91 anni di età.

I funerali del Santo, più che una cerimonia funebre, furono un trionfo. Tutti dicevano: “Il Santo è morto. Andiamo a vedere il Santo!

E’ impossibile contemplare senza invidia la pace e la gioia che provano i servi del Signore alla di Dio in fine della loro vita.

Non ceredeva credevo che il morire fosse sì dolcediceva il Ven.le Suarez mentre moriva.

La morte de’ santi è preziosa al cospetto di Dio del Signore.

Molti miracoli furono operati per sua intercessione. e venne canonizzato nel 1671.

L’esempio di questo Santo ci ricorda le massime di animi alla ad avere gran fede nella Provvidenza del Padre celeste, e a quel perfetto distaccamento distacco dalle ricchezze tanto raccomandato dal Vangelo. Una soverchia cura dei beni del mondo è grave impedimento all’acquisto delle cristiane virtù. L’amore dei esagerato ai beni della terra indurisce il cuore contro le voci della carità, e corrompe la vera idea delle cose spirituali.