V113T249 V113P289
[Minuta]
I santi hanno sempre trovato un motivo di gioia e di gloria nelle catene onde sono stati avvinti pel nome di Gesù Cristo.
Erode
Agrippa, re dei Giudei, poi dopo
ch’ebbe messo a morte S.
Giacomo il Maggiore,
per far piacere al popolo, fece incarcerare S. Pietro, con ordine di
giustiziarlo dopo le feste di Pasqua.
Tale
notizia commosse profon
e addolorò la Chiesa nascente, e tutti i fedeli si diedero a pregare
per la liberazione del principe Pastore
degli Apostoli. Le loro preghiere furono esaudite.
S.
Pietro stava legato con due catene, Egli
Pietro era guardato
custodito da sedici soldati, per
i quali
che quattro per quattro facevano
montavano la sentinella a vicenda, due nella prigione presso di lui e
due alla porta.
San
Pietro
Legato con catene S. Pietro dormiva placidamente in mezzo alle sue
guardie, fidato in Dio.
Era
circa la mezzanotte, e la prigione fu illuminata da splendida luce.
Un Angelo appare, risveglia l’Apostolo e gli dice: Lèvati, metti
la cintura, e
le scarpe
i sandali, e
indossa il pallio e seguimi.
Nel
medesimo istante le catene cadono dalle sue
mani
di Pietro. Pietro
L’Apostolo obbedì e cammina dietro l’Angelo.
Passa la prima e la seconda guardia e giunge alla porta di ferro che mette nella città; la porta si apre da sé.
L’Angelo
sparve e Pietro si
trovò libero e gli parve di
che aveva creduto fin allora di sognare riconobbe di trovarsi libero
e
ne benedisse il Signore,
ed esclamò: Or
ben comprendo che il Signore mandò il suo Angelo a liberarmi dalle
mani di Erode,
e
ne benedisse il Signore
e
dall’attesa dei Giudei.
Andò
diritto
difilato dove stavano raccolti i fedeli, pregando per la sua
liberazione, e bussò alla
porta.
Una
fanciulla di nome Roda (Rosa)
corse
venne alla porta ad ascoltare e riconobbe la voce di Pietro, ma non
aprì,
però, ma.
Corse invece piena di gioia ad ad
avvertire i discepoli
annunciarlo all’assemblea la quale non volle credere, e diceva: Ma
no! Non è Pietro, ma sarà il suo Angelo.
V113P290
Frattanto Pietro continuava a battere fin che gli fu aperto.
Entrò, e si fece gran festa, benedicendo il Signore. Narrò il prodigio dell’Angelo e come fossero cadute le sue catene.
Ringraziò
i fedeli per la loro perseveranza unanime nella preghiera e
abbracciati i fratelli, partì
per
uscì dalla città, per
mettersi in
recando la fausta novella ad altri fedeli.
La prodigiosa liberazione di Pietro dimostra l’efficacia delle pubbliche preghiere, e come Iddio assiste sempre il suo Vicario in terra il Papa e la sua Chiesa.
Iddio
tiene sempre gli sguardi sulle anime che lo servono con fedeltà.
Le
due catene di S. Pietro riposte
conservate prima a Gerusalemme, furono nel 439 da Eudossia, Moglie
dell’imperatore Teodosio il Giovane, portate una a Costantinopoli e
l’altra mandata a Roma a sua figlia, maritata
sposata all’imperatore Valentiniano III.
Essa venne poi donata al Papa.
Si
poté avere poi
anche quella
l’altra rimasta a Costantinopoli.
Or queste preziose reliquie si conservano in Roma nella Basilica di S. Pietro in Vincoli.
[Minuta a matita]
1)
Amici e Benefattori.
Pasqua del Bollettino.
D. Orione al Monte della Guardia.
I due Evangeli.
Il nostro Cardinale.
La
Lettera dell’Architetto del Santuario.
Cattolici di Tortona in guardia!
Che Magre scuse e Trilussa.
Offerte
Fate Pasqua sull’esempio dei Grandi.
Cliché
I Ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme.
II La Risurrezione di Cristo.
III Le pie donne al Santo Sepolcro 1° Vang.
IV Noli me tangere 2° V.