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[Da copia xerografia di lettera]
Convitto S. Romolo
Sanremo
Corso Garibaldi, 4 - Tel. 58-43
Anime! Anime!
San Remo, 11 Marzo 1940 - XVIII
Distint.ma Signora Anna Brusadelli,
La pace del Signore sia sempre con la Sig.ria Vostra e Suoi Cari!
Ricevo ora qui la gradita Sua dell’8 c., direttami a Tortona.
Mi trovo a San Remo da tre giorni per un po’ di convalescenza, perché, dopo quella batosta al cuore e quando già avevo ripreso a dire la S. Messa, mi capitò addosso una bronchite, da cui comincio a sentirmi libero da pochi giorni.
Veramente avrei dovuto riprendere servizio, ma sono venuto qui unicamente per accontentare Don Sterpi e tanta brava gente. E mi ci sono rassegnato, ma, grazie a Dio, spero di poter riprendere presto il mio modesto lavoro per la fanciulezza bisognosa di fede e di un’arte che dia pane, e per i nostri cari poveri.
Non è tra le palme di S. Remo, ma tra i poveri che devo vivere e morire.
Sento un vero dispiacere che la Sig.ria Vostra ha Suo fratello gravemente malato. Sono un povero peccatore, ma, quanto potrò fare presso Iddio, lo farò, e non voglio tardare a far giungere a Lei, Signora, e al Suo ottimo Marito la assicurazione di tutto il mio interessamento e preghiere pel caro Infermo.
Mi spiace di trovarmi qui, se no mi offrirei a fargli una visita e a confortarlo nelle vie dello spirito; però se Ella, Signora, credesse che egli lo desiderasse e che una mia parola possa fargli del bene, me lo telegrafi, e vengo.
Intanto voglia portare al Malato una parola viva di confidenza in Dio e la santa benedizione, che gli mando con tutta la mia anima sacerdotale.
Farò pregare anche le nostre Suore che sono qui e i miei Religiosi: confidiamo grandemente nel Signore!
Tanti devoti ossequi a Lei e al Gr. Uff.le Sig.r Giulio, e il Signore Vi conforti sempre e benedica.
Di Lei, distinta Signora, umile servitore in Xsto
Don Orione