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Piccola Opera

della

Divina Provvidenza

Tortona


Roma, il XIV / II – [1]928


Caro Don Piccinini,


Grazia e pace da N. Signore!

Ho ricevuto le tue con la acclusa lettera della Sorella. Con tuo fratello ci rincorriamo senza aver avuta, sino ad oggi, la possibilità di incontrarci. Tenterò ancora, e ancora spero. Parto domansera, e giovedì lo passerò a Genova; vado a Tortona col diretto da Genova delle 20; - non credo che fermi a Novi, se no ti vedrei con piacere.

Unisco lettera di Tramontana, che tu conosci. Sento che a Tortona hanno qualche noja al Dante di Torino; vedete un poco se vi occorresse o vi venisse bene Tramontana. Riferirmi a Tortona perché possa rispondergli. Don Adaglio ebbe accurate visite da Bastianelli e da altro Professore, - ora fa la cura di 10 giorni di assoluto riposo, e prende certe medicine. Lo vedrò oggi. È giunto costà certo giovane con lettera di D. Sterpi? Egli avrebbe fatto il Liceo, e lo indirizzai perché potesse ajutarti pel Dopo Scuola.

Dev’essere un buon elemento, - fece pure due anni di Teologia al Lateranense.

Ti conforto e benedico di cuore. Saluti anche da D. Sterpi e da tutti. In Gesù e Maria SS. Tuo


Sac. Orione


Mandami, se lo puoi, a Genova per Giovedì mattino Calegari: avrò bisogno di lui per sbrigare parecchie faccende a Genova e per l’affare Canepa da finire di concludere.

Intanto me lo saluti cordialmente. Giungo di mattino. Egli telefoni al Cottolengo di Quarto.