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[Da copia dattiloscritta con postilla di pugno di Don Orione.]


Instaurare omnia in Christo!


Casa Madre, 14 Febbraio 1938. XVI


Rev.mo Sig. Direttore, Don Gaetano Piccinini,


La pace Del Signore sia sempre con noi!

Col permesso del venerato nostro Signor Direttore e Padre Don Orione, ci rivolgiamo a Lei per chiederLe un favore e per renderla nello stesso tempo a parte dell’attuazione di un desiderio che Egli ci ha espresso e che noi vogliamo fare del nostro meglio per ridurlo in realtà. L’idea dunque non è nostra, ma viene da Lui e mira a porre in atto il grande principio del “micsre utile dulci”.

Il Signor Direttore bramerebbe che qui a Tortona sorgesse una piccola banda musicale i cui elementi fossero esclusivamente nostri, meglio fossero solo chierici: vorrebbe che alla nostra voce si unisse quella degli strumenti musicali, capaci, più che altri, a tener desto quello spirito forte e pieno di letizia che incita al bene e che insieme conforta.

Grande perciò è in noi il desiderio di compire questa nuova e, come sempre, ardita idea del nostro Venerato Padre. Ma posta la buona volontà, non abbiamo i mezzi necessarii. Ci siamo dati attorno qui nelle nostre case di Tortona per trovare quanto ci fu possibile: ma è troppo misera cosa!

Ecco perché abbiamo pensato di rivolgerci ai nostri fratelli maggiori, i R.R. Sigg. Direttori delle nostre case, e di venire a questuare, a spigolare - veri figli del Padre nostro Don Orione, che di spigolature tanto santamente se ne intende! - qualche strumento, anzi ... più strumenti secondo la possibilità e la generosità loro. Noi accetteremo tutto quanto essi ci vorranno mandare di buono e di utile o almeno utilizzabile: anche in questo bramiamo professarci figli della Divina Provvidenza. Abbiamo bisogno di tutto; perciò di tutto saremo contenti, purché da tutto possiamo cavare una nuova grande lode a Dio.

Confidiamo nella generosità dei nostri fratelli maggiori: se essa verrà a mancare, l’idea del Sig. Direttore dovrà necessariamente cadere vana. La preghiamo pertanto, Rev.mo Sig. Direttore, a volerci aiutare nei limiti delle sue possibilità, a fare quanto è in suo potere per venirci incontro, per farci avere .... tanti e buoni strumenti.

Il dono che Ella farà a noi, lo farà innanzi tutto e solamente al Sig. Direttore Don Orione, il quale particolarmente si interessa di questo, nuovo modo, per noi chierici, di celebrare le glorie del Signore. Più efficace sarà il nostro interessamento, più grande sarà la partecipazione da parte nostra a quella molteplice opera che Egli va svolgendo “ad maiorem, solam et iucundiorem Dei gloriam”. Altra volta Egli disse: “L’anima che non canta non è anima di sacerdote né di chierico”.








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E noi la faremo cantare la nostra anima con gli istrumenti che Ella ci vorrà generosamente e con cortese sollecitudine inviare. Al nostro canto sarà così unito anche il Suo. Unico il sentimento del cuore e unica la gioia dello spirito, pure unica, grande, incessante salirà la lode al Signore dai Figli della Divina Provvidenza. Fiduciosi nel suo aiuto, siamo tanto lieti di poterLe esprimere i sentimenti del nostro fraterno affetto, i più vivi ossequi e formularLe i fervidi voti di grande bene e di santo apostolato. L’assicuriamo delle nostre grate preghiere.

Mentre Le chiediamo la sacerdotale benedizione, Le baciamo con fraterno affetto nel Signore la sacra mano.


Suoi obbl.mi aff.mi fratelli in Cristo

Bevilacqua G. Venturelli Giov. Toso Giovanni

Ch. Giov. Olivotto Ch. Di Genova Luigi


N. B. - Abbiamo bisogno speciale di: - clarinetti in si Bem., almeno sei - un clarinetto in mi Bem. - tromboni, almeno due o tre - bombardini, uno o due - piatti, un paio - bassi, uno o due - un flicorno soprano.


P. S. Quanto è detto nel Nota Bene è il minimo necessario. Naturalmente si vorrebbe fare qualche cosa di più e che maggiore fosse il numero dei suonatori. Perciò, oltre a qualche metodo tanto necessario, anche altri strumenti diversi da questi e questi stessi in maggior numero sono tanto desiderati e saranno con gratitudine accettati.  Preghiamo finalmente a voler tutto fare con sollecitudine. Il tempo che abbiamo a disposizione per prepararci è molto ristretto: è quindi necessario che possiamo subito incominciare: il Signor Direttore la vorrebbe pronta per la Madonna della Guardia. Grazie anticipate.


[Alla fine della lettera Don Orione scrive quanto segue:]


Tortona, 16 / 2 – [1]938 XVI


Carissimo, ti sarò particolarmente grato dell’aiuto che darai alla geniale iniziativa de’ nostri bravi Chierici. - Tortona poi non ha banda istrumentale: quanto sarebbe bello che ce la dessero i Figli della Div.na Provv.za, e fosse la Banda Madonna della Guardia.

E tutta composta di giovani leviti, in talare e chierica, - banda unica, certo, in Italia e, forse, nel mondo. Quando, poi, i n/ Chierici si spargeranno per le diverse Case, daranno vita e sviluppo a Fanfare e Musiche, che tanto giovano a far prosperare gli Oratori Festivi, che vivamente vi raccomando. Tuo aff.mo in X.sto


Don Orione D.P.