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[Da copia dattiloscritta di Don Piccinini; vi sono correzioni e aggiunte di pugno di Don Orione.]


Monsignore Reverendissimo,


Vengo ad interessarLa per le scuole che, con l’aiuto di Dio, si sono aperte nello scorso ottobre al Quartiere Appio, nell'edificio costruito dalla Ditta Figli di Pietro Castelli.

Ivi, nel nuovo Istituto, presso la Parrocchia di Ognissanti, in via Appia Nuova 254,per la bontà del Ven.do Vicariato di Roma, che trova in Lei, Rev.mo Monsignore, un ben degno interprete, veniva trasferita la scuola maschile Pontificia S. Benedetto in Piscinula, mantenuta totalmente dalla S. Sede, e vera prosecuzione delle antiche regionali.

Sono lieto segnalarLe che quel trasferimento rispose alle più gravi esigenze di uno dei più popolosi Quartieri, che, malgrado i vari edifici scolastici, sorti in questi anni, è tuttora nella impossibilità di accogliere la crescente popolazione di bimbi, tanto più che in varie parecchie Scuole (Guglielmotti, Garibaldi, Diaz, Gagliero) vengono aperte dischiuse le porte a varie centinaia di alunni solo nel turno pomeridiano.

Pensi, Monsignore Rev.mo, che, sin da questo primo anno, 550 giovinetti di corso elementare convennero in quella nostra scuola, ed oltre 200 nelle prime tre classi di Istituto Magistrale Inferiore. Però a V. Sig.ria Rev.ma, così amorevolmente vigile sui problemi della Scuola, è noto come quella del quartiere Appio sia è una popolazione fluttuante, costretta spostamenti frequentissimi. Pertanto, in vista del grave disagio in cui verrebbero a trovarsi quei figliuoli, = per l’accoglimento in altre scuole, = ove i loro titoli non fossero legali, mi permetto rispettosamente interessarLa tanto tanto, perché ci ottenga dalla saggezza del Superiore Ministero il beneficio della Parificazione.

Profondamente grato, mi onoro dirmi, Rev.mo Mg.re della Sig.ria Vostra

obbl.mo e dev.mo servitore

(don Piccinini)


Roma, 16 Maggio 1938 - XVI


al Rev.mo Mg.re

mg.r Prof.r Giovanni Poli

Preposto alle Scuole Pontificie

Vicariato – Roma