V115T074 V115P069


Piccola Opera della

Divina Provvidenza

Tortona


Tortona, 24 Ottobre 1938. XVI


Carissimo Don Piccinini,


Pax Domini sit semper nobiscum! Rispondo, un po’ confusamente se vuoi, alle gradite tue del 18, 20 e 21 corr., - quest’ultima a Don Sterpi.

I Anche gli iscritti non siano quel numero che ti aspettavi, sta contento: - li potrete aiutare e formare meglio, - del resto si va verso il migliaio, e non è poco, pel secondo anno.

II Pel Magistrale, che la scolaresca delle Superiori non sia elemento di rifiuto è certo buona cosa, e quasi di necessità per assicurare i risultati di codesto Istituto e il suo buon nome: darete così alla Italia cristiana dei bravi Maestri e una Scuola cristiana veramente.

III Non ricordo da chi, ma già da altri, forse anche da Don Risi, avevo appreso che la inaugurazione del v/ Anno Scolastico era riuscita molto bene; sono contento che abbi ottimi elementi quali  insegnanti e ti ringrazio di avermi ricordato a San Filippo. Deo gratias di tutto.

IV Ora vengo ad un tasto poco grato: Don Ferretti, alla vigilia della rinnovazione dei voti religiosi di codesti Chierici, ultimamente, mi mandò una relazione niente buona sul Ch.co Querci, che doveva al quale scadevano i Voti. Concludeva col dire: se, dopo questo, i Superiori crederanno di riammetterlo alla rinnovazione etc., comunque, se anche ammesso, diceva che era opportuno, anzi necessario toglierlo dal S. Filippo.






















 V115P070


Quando io ho letto quella relazione, per  sospenderlo dai Voti non c’era più tempo che telegrafare. Telegrafare di sospenderlo, non era più solo una punizione, ma equivaleva a licenziarlo dalla Congr.ne. Per riammetterlo poi in Congr.ne egli avrebbe dovuto ricominciare il suo Noviziato, e poi neanche so se il Visitatore lo  avrebbe più permesso. Non ho telegrafato, - anzi ho aspettato, ho riflesso, ci ho pregato. Però non posso lasciar andare la cosa così, e quindi scrivo queste righe, e ti prego di leggerle anche a Don Ferretti. Vedete come va codesto Chierico, che fu pure già avvertito anche da me, che fu nelle vacanze alle porte di Tortona, ma non s’è fatto vedere, che non posso in coscienza lasciare che non viva lo spirito e la vita del buon Religioso. Che curi la Scuola, mi fa piacere, ma che non viva da buon Religioso mi fa dispiacere: sia pure un buon Maestro, ma sia anche e prima un buon Religioso. Egli fu già tolto dalle Sette Sale, e ancora non si è messo bene, malgrado sia stato aiutato e confortato più volte e da più. Certo, caro D. Piccinini, mi rincresce, e tanto, levarti un insegnante, ma considerate, Don Ferretti e te, e magari con qualche altro nostro buon Sacerdote la condotta religiosa di detto Chierico, chiamatelo, richiamatelo con carità, ma senza reticenze, e poi, se non si mettesse bene, ma sul  serio e con costanza, avvertitemi, che possa provvedere, prima trasferendolo e, se proprio non mostrerà buono spirito, dimettendolo. Pregate, riflettete bene al caso: io affido codesto figlio alla vostra carità, alle vostre mani, alle vostre decisioni. Vedete di fare per lui come e più che se fosse figlio di vostro padre e di v/ madre in Domino. V Non abbiamo Chierici di 2.da filosofia da mandare, per ora, - ne ho mandati, invece, tre o quattro, i quali andranno all’Antoniano, ma essi devono stare in Parrocchia; e una lettera a Don Risi perché con l’aiuto che gli ho mandato, non tocchi più i Chierici dell’Istituto,  i quali  non devono più essere assorbiti dalla Parrocchia, tanto più che i vostri sono meno della metà dell’anno passato, hanno poi da studiare per conto loro e le Scuole; - se non vi bastano per la pulizia, assumete personale. VI è mio vivissimo desiderio che la Scuola dei Chierici sia fatta regolarmente e con serietà, e che si curi molto molto lo studio della filosofia. Vedete subito di intendervi anche con Don Parodi per gli insegnanti ;dacché quest’anno non avrete più due Classi, che la Classe che c’è sia tale che soddisfi  tutti e sotto tutti i riguardi. Anche qui non ho voluto che ci fosse al Paterno che la 2.da, perché gli Insegnanti dessero tutto il loro tempo e impegno a curare questo gruppo di Chierici: - la I.a filosofia è a Bra. Se i Chierici sono contenti per la scuola, più facilmente si mettono a posto in tutto il resto. Se avrò qualche altro per la 2.da filosofia, che sia elemento adatto per il S. Filippo, lo manderò.

VII Siamo stati avvertiti anche qui di sospendere la adesione all’Enim. - ne avvertii Don Pagella. VIII Mi parrebbe evidente che, dicendosi “è abrogato l’art. 16 del R. D. 8 Luglio 1937,” venga tolta la sede legale di esami concessa; auguriamoci che mi sbagli.

Con il 39 - 40 avremo poi tutto un rimaneggiamento nelle Scuole M. IX Risponderò all’Eremo Francescano; - se c’è costì Con Brizio me lo saluti carissimamente. X Rimando un appunto di Brizio, che non capisco: non so né chi sia il Dott. Dorè né in quale città è la Via Ulpiano.Vi sarete sbagliati a mandarlo a me. Non mi pare aver altro, al presente. Saluti anche da Don Sterpi, egli si trova a Fumo, dove già si è coperta la nuova chiesa. Deo gratias! Conforto e benedico a te e a tutti: - pregate per


D. Orione d. D. P.