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[Al Rev.mo Don Roberto Risi Parroco Chiesa di Ognissanti via Appia Nuova, 244 Roma]
Piccola Opera della
Divina Provvidenza
Tortona
Anime! Anime!
16 Ottobre 1939
Cinquantesimo Anniversario
della mia vestizione chiericale.
Cari Don Risi e Don Piccinini,
Deo gratias! e il Signore sia sempre con noi!
Dovrei, in questi giorni, dare la destinazione a quel buon Parroco di Rieti, Don Bonaventura. – è un ottimo sacerdote. Potrei mandarlo al Lido di Venezia, dove era già il Don Melomo senex, e mi andrebbe bene, e ci va volentieri. Ma Don Sterpi mi fé osservare che se Don Bonaventura potesse avere la facoltà di confessare, in Roma, uomini e ragazzi, potrebbe essere di maggiore utilità e per la Parrocchia e pel S. Filippo. Che ne dite? Lo credete possibile, e a Voi conveniente?
II Don Sterpi mi parlò anche di Don Menegoz, il quale, da anni, ha in mano tutti i Registri del Duomo di Voghera e le pratiche pei Matrimoni. Se fosse possibile tenerlo ad Ognissanti, anche senza Confessione, e affidargli l’Ufficio Parrocchiale, - sarebbe libero Don Oltolina. Egli è molto pratico. E ciò almeno e intanto che quel Don Lauro di Rivanazzano, che sta a Roma, ora come Vice Parroco, che, dicono, presto avrà in Roma una Parrocchia, lo prenda lui con sé, come gli avrebbe promesso. Anche di questo, rispondere.
III Tengo un ottimo uomo, di 62 anni, ma che è sano e non ne dimostra 50, ottimo, dico, per costumi integerrimi, per spirito e vita cristiana, - è un buon contabile; - a S. Filippo ne avete bisogno? Prima di offrirlo ad altri, lo offro a voi, è entrato per essere della Congregazione.
Saluto, conforto e benedico Voi e tutti. - Pregate per
Don Orione d. D. P.