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Piccola Opera

della Divina Provvidenza

Tortona


Anime! Anime!

Tortona, 26 / XII – [1]39 XVIII


Caro Don Piccinini,


il Signore sia sempre con noi! Mando Bianchi, come già ti ho scritto. Egli vedrà tutto e tutto quello che è di assoluta  e urgente necessità, si farà.

Vedi che mi dimenticai dirti che, solo 12 giorni fa, ho dovuto pagare altre £. 120 mila, ed entro due mesi  sono tenuto a pagarne altre 140 mila. Non conto poi le £. 100.000 che ho pagato al Comm.r Leone Castelli, neanche un mese fa, quando sono stato l’ultima volta a Roma, e la somma fu data in acconto pel S. Filippo.

Questa povera vecchia madre non si regge più: ora ha bisogno  di essere assolutamente e urgentemente soccorsa dalle Case filiali: qui si soffre, a Montebello si soffre, a Bra si soffre: non so come fare a dirvi che cosa si soffre.

Lì siete un gruppo considerevole di Sacerdoti, sia in Parrocchia che a S. Filippo, - le elemosine delle Sante Messe devono passarsi a Don Ferretti che le dovrà mandare a Don Sterpi perché i Chierici non abbiano più a soffrire fame e freddo. Il Chierico che è morto, subito dopo la Immacolata, a Bra, a 18 anni, deve aver sofferto molto freddo, molto freddo, e in due giorni morì! Caro Don Piccinini, ti ordino di leggere questa mia ai Sacerdoti e ai Chierici riuniti, perché si diano conto della dolorosa nostra situazione e del dovere di praticare, da veri Figli della Div. Provv.za quella virtù della povertà della quale hanno fatto voto. E chi ha in mano l’Amministrazione dello Istituto faccia la massima economia, e lo si faccia per ispirito di religiosa povertà, ma anche per poter aiutare a dare pane e abiti ai nostri cari Chierici. Saluto, conforto e benedico te e tutti in Gesù Cr. e Maria SS.


Aff.mo tuo

Don Orione


P. S. Passa questa mia e l’altra che ti ho spedito oggi a Don Risi perché siano lette ai Sacerdoti della Parrocchia.