V115T110 V115P103
Piccola Opera
della Divina Provvidenza,
via Emilia 27
+ Anime e Anime!
li 4 Sett. 1922
M. Rev.da Madre Michel,
1) Mando il Sac. Fiori con una lettera ricevuta da Don Risi, a cui devo rispondere un sì o un no. La prego di leggerla, e di mandarmi la risposta da Don Fiori, trattandosi di cosa urgente. Lei e le più Anziane delle Suore dicano un’Ave Maria, e poi decidano nel Signore.
2) Resta inteso che gli Esercizî cominciano il 6 a sera. Io verrò il più [presto] che potrò. Non differiscano gli Esercizî per avere me, che, anche dopo, non sarei sicuro di esserci. Don Fiori non farà male, ed è almeno di buono spirito. Non l’ho ancora mandato a Roma, anche perché non si prendano impegni a Roma, per lasciare libera a Loro ogni decisione nel Signore. Io desidero che questa lettera sia letta a tutte le Anziane, perché si persuadano che nulla desidero altro che la gloria di Dio e il bene della Loro Congregazione, tanto a me cara in G. Cristo. Che se Loro fossero in dubbio ancora, circa l’aprire o no subito quest’anno la Casa di Roma, e desiderassero sentire ciò che io ne penso, allora rispondo che non vorrei che quanto ora sto per dire influisse sulle Loro determinazioni, ma a me pare che per non avere troppe spese tutte in un anno solo (cioè le spese di trapasso della Casa, le tasse e l’interesse delle 50.000 lire) - potreste fare subito l’atto legale, e che la Casa passi in testa a Voi altre, e riserbare l’apertura di essa Casa per un altro anno, così noi continuiamo a pagare per quest’anno tasse e interessi. Perché l’apertura implica che vi addossiate le tasse e anche l’interesse col Vaticano, ma ciò che più pesa credo siano più le tasse che l’interesse. E intanto avreste un anno davanti per fare in Roma una cosa ben fatta, senza avere forse dieci o più mila lire da pagare tutte in un anno. Però, detto questo, vedano che io approvo ad occhi chiusi tutto quello che Lei, Rev.da Madre, e le più Anziane decideranno nel Signore. Io Le ajuterò sempre e più che potrò con l’aiuto di Dio e della Madonna. Non posso andare a Roma subito, e non so quando: prima devo andare a Venezia. Se per gli Esercizî tardaste di più, mi sarebbe più difficile venire. Quanto alla Celestina, ripeto che è bene che vada in America ad accompagnare le sue Sorelle, e che vesta l’abito religioso; per ciò che riguarda i S. Voti li farà nelle mie mani prima di partire, e ne benedica il Signore.
La benedico con tutte le Sue Suore e la SS. Vergine della Salve Le conforti tutte ad amare sempre più e a servire fedelmente Iddio.
Dev.mo Servo
Sac. Orione della Div. Provv.