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Convitto Paterno
Tortona
+ Anime e Anime!
7 Ottobre 1924
Solennità del S. Rosario
Rev.da Madre Michel,
Grazia, pace e conforto a Lei e a Suor Cristina.
Chiedo perdono d’aver tardato a rispondere sia a Lei, Rev.da Madre, che a codesta povera figliuola sua nel Signore. Sì, è conveniente, e ritengo sia volontà di Dio che Suor Cristina parta. I miei cinque Sacerdoti partiranno al più presto, spero e vorrei entro Ottobre; però non posso pronunciarmi ancora su quale piroscafo, perché aspetto i passaporti, ed è ora una procedura abbastanza lunga quella dei passaporti. Se Lei vuole far presto ad avere i passaporti per le due o tre Suore che volesse mandare sullo stesso piroscafo con cui partono i miei Sacerdoti, Le mando tre moduli: scrivano i connotati e le generalità, e me li mandino subito con una fotografia di ciascuna, formato per passaporto, con iscritto nome e cognome attraverso sulla stessa figura fotografica, e mandi subito tutto a me, che io, per mezzo del Senatore Schiapparelli, Presidente Gen.le della Italica Gens, potrò facilmente avere subito da Roma stessa passaporti. Sto facendo così anche per i miei cinque Missionari. A Lei dico: faccia il sacrificio, e resti in Italia, almeno per l’Anno Santo. Iddio e la SS. Vergine La assisteranno!
II
Non ceda a Borsalino tutta
nulla della
prima parte
della Casa che fu culla del piccolo Ricovero. E, se cede l’altra
parte, salvi la prima parte in modo che, fabbricandole vicino, non vi
rendano impossibile
la vita di un Istituto;
e quindi occorrendo, includa nella parte che ritiene anche quel
tanto, e di fronte o di lato, che fosse necessario appunto per
la vita dell’Istituto.
Se egli non accetta, allora, in bel modo, ma non
ceda
niente.
Meglio la prima catapecchia della Div. Provvidenza, che
ogni più grandioso fabbricato.
III Don Fiori mi scrive che a Roma, per Domenica 12, la Madonna della Salve va a posto, e vi diranno la I.a S. Messa. Aspettano Lei: ci vada con Suor Cristina. Io non lo potrò: ho altri impegni gravi, fuori Tortona.
IV Ho pregato, e continuerò a suffragare la povera Suor Cristina, che mi pare aver veduta a Rio. Gesù la abbia nella Sua gloria!
Ossequio, conforto e La benedico in G. Cr. e Maria SS.
dev.mo servo
Sac. Orione d. D. Provv.za
P. S. Jeri il Sig.r Bobbio voleva che venissi in Alessandria, ma io sono oppresso di lavoro. Voleva venir qui lui; ma non sono giorni da avere razzi ai piedi. Veda un po’ Lei di sentire tutto, e di calmare le burrasche.