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[Di altra grafia]


Piccola Opera della Divina Provvidenza Tortona


Copia conforme all’originale


Anime e Anime!

Tortona 23 Luglio 1938 XVI


Caro D. Bartoli,


la grazia del Signore e la sua pace siano sempre con noi. Tra alcuni giorni giungerà Don Galluzzi, e ti consegnerà una lettera aperta che porterai con la massima sollecitudine all’Arcivescovo di Messina, - chiusa. Se Egli non ci fosse, la consegni personalmente a Mg.r Vicario, o a Chi facesse le veci dell’Arcivescovo. Poi subito, mi riferisci, per mia norma. Se Mg.r Paino o Chi per Lui, dirà che al D. Perdiballi può darsi altra destinazione, tu non vieni su subito per gli Esercizi Spir.li del 17 Agosto; ma, appena partito Don Perciballi, farai la consegna della Chiesa e Casa Barrucca a chi verrà a ciò delegato dall’Arcivescovo o dal Vic. Gen.le. Preghi chi riceverà la consegna che veda bene ciò che è di nostra proprietà, e fai portare ciò che è nostro - libri compresi, letti, biancheria etc., dal Can.co Di Francia. Vai da Mg.r Vitali e Lo preghi da parte mia di darci provvisoriamente l’uso di una stanza, intanto che si sta a portare tutto a Reggio Cal. o altrove. Non si prenda, se non ciò che assolutamente è nostro; mi raccomando il Quadro della Consolata, benedetto da Pio X, che desidero sia poi portato qui, e posto in venerazione. Una volta che sia decisa la consegna della Chiesa e Casa, quindi la partenza di Don Perciballi, me lo comunichi subito, perché‚ al Don Perciballi servirmene (?) io, - tu né Don Galluzzi non gli direte nulla, pel momento. Io gli dirò come dovrà fare, e che mantenga assoluto segreto.

Oggetti personali e suoi libri bisognerà se li porti subito con lui. Egli deve ben comprendere la delicatezza del momento e non fare passi o atti inconsulti. È un sacrificio che lo sentiamo tutti, però nessuno più di me; ma anche questo che sta per compiersi, nel compiersi del trentennio del terremoto Calabro Siculo, non farà - Deo adiuvante - che accrescere in noi tutti, caro Don Bartoli, la fiamma dell’amore di Dio, della Chiesa e del prossimo e consumarci in amore a Dio.  Nel fare la consegna della Casa e della Chiesa devi essere superiore al dolore e lietissimo in Domino; che se su qualche cosa nascesse contestazione o dubbio, cedi sempre, per l’amore di Dio benedetto. Che la Madonna della Consolata ci assista e ci consoli maternamente. Sono giunti i tuoi probandi: sono contento: Deo gratias! Oggi parte Don Galluzzi, ma passa a Torino, a Tropea, tarderà quindi a giungere alcuni giorni. Vedi di confortarlo perché io, senza volerlo, lo ho addolorato qualche giorno fa, dicendogli che penserei di applicarlo a riorganizzare la propaganda stampa della Congregazione, poiché m’è [sembrato] che vi abbia attitudine non poca, e la Piccola Opera ha bisogno ormai di incanalare meglio i suoi Bollettini,





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convergendoli in una forza unica e ben diretta, al fine che ci siamo proposto. Mi chiese se mi erano giunte informazioni non buone di lui, gli ho detto che non ho tenuto conto di certe dicerie, tutti abbiamo benevoli e malevoli, la decisione è stata presa per il bene, pel maggior bene della Congregazione. Dopo tanti anni, è naturale che ci soffra a lasciare la Calabria quindi ti prego di confortarmelo da buon fratello, tanto più che vi siete sempre voluti bene. Saluto, conforto e benedico te e tutti in Gesù Cristo e Maria SS. Prega pel tuo aff.mo


D. Luigi Orione D. Provv.


P. S. Può darsi che ci mettano un altro sacerdote loro, sino al giorno della demolizione.


[Su cartoncino con fotografia su cui è scritto a stampa: “Il Cav. Vittorio Isola è affabilmente intrattenuto a conversazione dal Rev. Don Luigi Orione durante uno dei consueti servizi per visite a Genova”; Don Orione scrive quanto segue:]


Tortona, 30 Sett.bre 1937 XV


Prego da Dio ogni più ampia benedizione al caro Amico

Cav.r Vittorio Isola


Sac. Luigi Orione

della Div.na Provv.za