V115T141 V115P146


[Da copia dattiloscritta]


Copia


Piccola Opera della

Divina Provvidenza

Via Emilia n. 27 - Tortona


li 25. 8. 1923

Anime ed Anime!


Eccellenza Reverendissima


sia lodato Gesù Cristo!  La persona a cui Vostra Eccellenza ha scritto, ha ricevuto la venerata lettera di Lei. Stamattina, mentre ero all’altare per la Santa Messa, Nostro Signore avrebbe detto così: “Fuit oboediens usque ad mortem, mortem autem crucis”.

Padre Pio deve essere tutto di Gesù Crocifisso, e nella dilezione di Gesù e della Santa Chiesa essere crocifisso in letizia di carità. Nostro Signore e la Santa Chiesa, nostra dolce Madre, si amano e si servono in croce, in umile obbedienza e carità.

Il senso è questo e, in parte, anche le parole: che io non saprei però esprimere, perché il fango non sa esprimere il sole né la carità di Nostro Signore.

Vostra Eccellenza Reverendissima abbraccia in osculo sancto il Padre Pio, e anche per me miserabile. Per me gli voglia baciare la tonaca, il cordone e gli voglia dire che in ispirito gli bacio le mani e i piedi molto fraternamente.

Vostra Eccellenza poi gli dia una bella benedizione, e indi parta tosto, e faccia questo sacrificio in Domino, per atto di ossequio e di devozione al Santo Ufficio.

Qui e altrove si prega - e lasci Padre Pio, in Domino, nelle mani della santa obbedienza religiosa, della Beatissima Vergine e di San Francesco, che bene lo sapranno condurre. Mi metto ai piedi di Vostra Eccellenza Reverendissima e La prego di degnarsi benedirmi. Suo servitore in Gesù Signor Nostro Crocifisso

(firmato)


Sac. Orionedella D. P.


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Dal “Diario su Padre Pio” scritto da P. Agostino da San Marco in Lamis, suo Confessore dal 1911 al 1961. Documento A - pro manoscritto. (Gruppo di preghiera SS. Assunta - Roma - Via Massico 14)