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[Fotocopia di documento dattiloscritto.]
Avv. Giuseppe Bersani
Roma Piazza Cavour, 25
Telef. 34-467
Istituto Divin Salvatore
Roma (2)
Via delle Sette Sale n. 22
Riservata alla Persona
Roma, li 6 giugno 1930
mattino
Gentilissimo Signor Avvocato Bersani,
Jeri sera, dopo essere stato da Lei, sono andato dal B., come Le avevo detto, e trovai marina torbida. L’Avv. M., Podestà di ....... che vidi prima d’incontrarmi con B., mi disse che non era riuscito a sapere cosa il Questore gli avesse detto, ma che riteneva, per certi segni, che detto intervento avesse peggiorata la situazione. Infatti il B. mi disse che egli accettava la dichiarazione, ma non quella stesa dall’Avv. R., bensì insisteva su la prima, redatta da Mong.r P., e già firmata dal Conte A., sostituendo a Prelati la parola Ecclesiastici come mi aveva promesso.
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Ne nacque un diverbio vivo e ci siamo lasciati male, anche perché l’ultima dichiarazione fu stesa dal suo stesso Avv. R. e già da lui accettata. Questo nuovo atteggiamento, che ritengo si debba a ciò che deve essere intercorso in Questura, mi porta sempre a temere in un doppio gioco. Caro Signor Avvocato, veda di persuadere il Conte A., a casi estremi, a firmare anche la dichiarazione primitiva, (che, del resto, già aveva firmata), pur di uscirne. Conosco certi uomini e certi loro sistemi: veda di uscirne, anche con qualche sacrificio da parte dell’A., pur di salvare ciò che più preme. L’Ing.re M., mio Segretario, che Le porta la presente, è persona di piena fiducia. Non vengo io, perché mi metto in cerca di quanto Ella sa; ci vedremo più tardi al Palazzo di Giustizia.
In fretta La ossequio. dev.mo in X.sto
Sac. Luigi Orione
della Div. Provv.za
Copia conforme all’originale, che trattengo presso di me a disposizione.
avv. Giuseppe Bersani