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[Da copia dattiloscritta]
Egregi Signori Avvocati Marziani e Silucca
Trento
Sono in possesso della gradita Loro lettera del 19 corr. inviata, per isbaglio, a Cortona. Mi spiace tanto di sapere la Signora Maria Monauni ammalata, e prego Iddio per la sua guarigione. La Signora Maria, Ved. Monauni, come la Sorella Sig.n Anna Ved. Disertori, credo ignorino che il Don Carlo Sterpi, il quale ha sempre personalmente trattato quanto si è riferito alla cessione ed Amministrazione della Tipografia e Libreria Emiliana, site in Venezia, è stato ripetutamente malato, e ancora oggi è fuori di Venezia da più mesi in convalescenza. Anche il suo aiutante, Don Luigi Piccardo, fu pure, per circa un anno all’Ospedale di S.S. Giovanni e Paolo, dove gli tolsero un rene, e la ferita ancora non è marginata. Solamente queste malattie sono la causa per cui l’Amministrazione della Emiliana ebbe una vera stasi, e noi non abbiamo potuto corrispondere.
Ma ora il Don Sterpi va, grazie a Dio, migliorando e potrà ritornare a Venezia e riprendere in mano l’azienda. Egli metterà in chiaro la situazione del credito della Signora Monauni, anzi so che già ha scritto a Venezia onde avere certi dati precisi. Questo è pure un mio vivissimo desiderio. Don Sterpi si trova nell’alto Piemonte, a Cuneo, ma spero in questi giorni di vederlo e gli raccomanderò la cosa. Quanto alla somma che le Sig.rie Loro mi richiedono, oggi, veramente, non potrei mandarla, ma, entro la prima quindicina di settembre, farò avere, certamente, parecchie migliaia. La Signora Maria, come la Sorella Ved. Disertori, nulla hanno da temere da noi che, grazie a Dio, siamo di coscienza; noi anzi veramente ci soffriamo di non aver potuto ancora fare; unicamente perché ci siamo trovati in situazioni veramente difficili e dolorose, oltre la malattia.
La Signora Maria Monauni, che conosce bene Venezia, è al caso di meglio comprendermi. Prego gradire miei ossequi, ed avermi