V115T209 V115P230


 Roma, 26 / 6 – 913


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Caro D. Sterpi,


Vi spedisco la lettera da mandare a D. Piana. Aggiungete o togliete quello che credete in Domino.  Del testamento non scrivete nulla; se viene dite che lo farete esaminare. Se vi rilascia la procura gli pagate tutti i debiti. Se sono superiori a £. 300 pagate per £. 300, dicendo che io vi aveva parlato di 250, che però non credete vi siano difficoltà a pagare quel che ci sarà di più. Che voi stando ai voti di religioso mi scriverete.

Se vuole che tutto il provento della Cappellania della Guardia vada netto a lui, e venire a mangiare a S. Remo, accettate purché si obblighi a fare da Direttore Spirituale al Convitto per non vivere là senza avere proprio un incarico. Si capisce che le sere che mangia al Santuario o se tiene colà un chierico o sacrista, non deve il Convitto e la Congregazione pensare ancora al vitto. Bisogna insomma fare una cosa che vada bene.

2) Sono stato da lunedì non tanto bene. Comincio oggi a lavorare. Prima di andare a Messina, vi scriverò.

3) Qui D. Risi non ricevette poi quel telegramma: vedete se fu spedito.

4) Non capisco la lettera di Canegallo: è favorevole a noi, o contraria? A voce era a noi contrario.

5) Spedite da tre giorni le 500 lire a Cuneo.

6) Avrò bisogno di un po’ di soldi forse.

7) La lettera a D. Piana si spedisca per raccomandata.

8) Saluto e benedico in G. C. tutti. - Forse parto il 29 a sera per Reggio.


Sac. Orione d. D. P.