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[Minute]


Caro Don Piana,


Ricev Ho ricevuto stamattina la vostra lettera, e vi rispondo subito perché sto per  andare a S. Remo. Mi pare la vostra lettera non [sia] da buon Sacerdote, e meno da figlio della Provvidenza. La esagerazione vostra arriva sino a dirvi incapace di cantare una Messa, dopo che ne avete cantate tante, e dopo tanti anni di sacerdozio! Vedete, caro Don Piana, dove si arriva quando si è incominciato a mettere il piede in falso.

Io non credo di doverla per ora comunicare.

Quanto a D. Risi vi faccio osservare che egli da dopo S. Anna, non è a Roma, ma a Bra ammalato non bene in salute, e quindi cade la vostra supposizione. Continuerò a pregare per voi. Abbiatemi Malgrado questa lettera vi sono


sempre aff.mo

come fratello in G. C.

Sac.


Piana Vescovado

Noto


Direi sospendere ora vestizione Chierici coltivate vocazioni specialmente stato eremitico. Rimettetevi sempre volontà Vescovo.  Benedico vostra obbedienza


Orione


£. 1,20/?

Dichiaro, io sottoscritto, che i beni da me posseduti nei territori di Noto e di Roma, quantunque a me legalmente intestati, sono di proprietà del Rev.do Sac. Orione Luigi fu Vittorio, che li volle mettere in testa mia unicamente per darmi una prova di fiducia e di affetto. Rilascio la presente perché ognuno sappia che a lui solo sono dovuti per dovere di giustizia.


Caro Canegallo,


io avevo già buttata giù questa, avanti che qui giungesse la tua.

Si tratta di Don Piana. Vedi un po’ di aggiustarmela. L’abboccamento venne dallo stesso stasera per telegramma differito a lunedì mattina. - Tanti saluti anche al Collega egregio.


Tuo aff.mo

Sac. Orione


P. S. Aggiusta un po’ anche la bozza di procura che ti manda D. Sterpi, e rendila chiara ove la trovassi oscura.