V115T217 V115P239
[Minuta di lettera come la precedente. In questa minuta, tutta di pugno di Don Orione e piena di correzioni e cancellature, ci sono delle aggiunte di calligrafia di Don Contardi: - è stata quindi scritta ad Avezzano, dove questi aveva sostituito Don Orione: lo dice del resto anche la carta intestata al Patronato di Avezzano.]
Casa FamigliaPatronato “Regina Elena”
per gli orfani del terremoto 1915 Avezzano
Caro Don Piana,
Ho
ricevuto la lettera di auguri che hai voluto inviarmi pel mio
onomastico dove, mentre vuoi continuare a chiamarmi padre mi
( mentre ti ho pregato da forse due anni di non affliggermi più mi
dai un
ultimatum
mi dici che hai ricorso a Tortona e mi dai un ultimatum per andare a
Roma. La risposta, o caro D. Piana, tu sai pure che te l’ho mandata
da tempo. Tuttavia in questo giorno dei Beati Apostoli che è pure
con l’Immacolata la festa del nostro caro Istituto voglio
ricambiare in Domino questa tua lettera e tutte le altre tue
dolorose lettere che posso avere ricevuto
da te. Iddio ti
benedica di tutto
ti dia tanto bene per tutto quello che hai detto e fatto contro di me
e dell’Istituto e per tutto quello che vuoi fare ancora. Tu
mi vai
Tu ti firmi figlio, e mi vai citando e
addolorando,
e avrai l’onore di questo triste primato di dolori; ma io ti
benedico in Gesù Cristo e pregherò per l’anima tua, e ovunque mi
trascinerai non dirò che quello che è strettamente necessario per
confessare la verità e per legittima difesa cercherò di non farti
del male, o mio figliuolo.
Mi spiace che dovrò produrre contro di te uno
scritto asso
una smentita assai grave del
tuo
di un Vescovo che tu hai citato a tuo favore, mentre vi
è un giudizio a tuo riguardo che ti
purtroppo ne esci demolito. Del resto sarò felice di stare a tutto
quanto i nostri Superiori e i Tribunali civili decideranno sono in
mano di Dio e della Santa Chiesa, e sono tranquillo. Appena potrò
andrò a Tortona, e poi ti seguirò ovunque crederai. Per la verità
e per la giustizia desidero si vada a fondo sia davanti ai tribunali
ecclesiastici che davanti ai civili, io sempre ti verrò dietro con
immenso amore con
l’anima profondamente afflitta e disgustata,
col cuore addolorato sì,
ma
non per me, ma per te o
figlio mio.
sta
tranquillo che
non dirò che quanto sarà strettamente necessario perché
risplenda
la verità
E per la legittima difesa, e cercherò di non farti del male, o
sempre
mio caro figliuolo
in G. Cristo: farò come può
fare come deve una madre addolorata si
una
madre disgustata si e addolorata ma
sempre madre per i suoi figli per quanto ingrati
perfidi.
Tu hai citato Mg.r Vescovo di Acqui a tuo favore. Vedi, caro Don
Piana, che ti sbagli di
grosso
anche su questo. Egli mi ha inviato
mandato per
posta
tale recisa
assoluta
smentita a quanto avevi
tu asserito a suo riguardo e a mio riguardo e sì grave
tale giudizio sul
tuo conto
che ti demolisce.E sarà per me un vero dolore il
dover produrre simile scritto del tuo Vescovo.
E da padre ti confesso che sarà per me un dispiacere forte dover
produrre agli atti simile scritto del tuo Vescovo. Io non gli ho mai
detto quello che invece tu hai scritto e dici al riguardo, e
lo giurerò.
Io non ho obbligazioni o promesse come tu dici e non uno giuramento
posso dare, ma mille: e tu lo sai bene. ...voglio anche
io
ringraziarti e ricambiare in qualche modo i tuoi
singolari tuoi augurî.
Presto andrò a Tortona e risponderò alla Curia. Ma poi dovunque tu
mi trascinerai, io ti verrò dietro con
l’anima addoloarta
col cuore addolorato non per me ma per te, o caro mio figliuolo,
e continuerò a pregare sempre per te come per un figlio in G. C. Io
non un giuramento posso dare, ma mille, che non ti devo nulla, e tu
lo sai bene.
Del resto io starò a tutto quello che …