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[Da copia dattiloscritta.]



ANIME e ANIME!

27 maggio 1922

Nel nome di Dio benedetto:


I - La Casa di Noviziato, che le “Piccole Suore della Divina Provvidenza” pregano di poter aprire in S. Paolo del Brasile deve avere la pena approvazione e benedizione di Sua Eccellenza Rev.ma Mgr. Arcivescovo.


II - Il personale dirigente dovrà essere di gradimento a Sua Eccellenza Mgr. Arcivescovo, o a Chi per Lui nel governo dell’Archidiocesi.


III - Non sarà cambiata la Superiora del Noviziato senza il previo assenso e il placet di Mons. Arcivescovo, e di tutti i cambiamenti di Suore e Novizie sia del Noviziato che della Casa della Divina Provvidenza di S. Paolo, cambiamenti che avessero carattere definitivo se ne darà conto alla Curia Arcivescovile.


IV - I Confessori del Noviziato, sia ordinari che straordinari, saranno, solo e sempre, designati da Sua Eccellenza Mgr. Arcivescovo.


V - Non si faranno vestizioni se prima Mgr. Arcivescovo non procede, per sé o per altri all’esame canonico, né si ammetteranno alla professione se non le Novizie da Lui approvate.


VI - Mgr. Arcivescovo, o Chi per Esso, potrà visitare come e quando crede il Noviziato, che dev’essere considerato come casa sua, quantunque l’Autorità Diocesana dovrà mai essere compromessa dalla Superiora o Maestra delle Novizie né dalle Suore e Novizie stesse, ma tenuta sempre così alta e così estranea presso i poteri civili e il pubblico o parenti delle Novizie, da non doversi mai trovare coinvolta in alcuna responsabilità e liti.
















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VII - Sarà data a tutte le Suore e Novizie la massima libertà di poter scrivere a Mgr. Arcivescovo, o di conferire con l’Autorità Ecclesiastica, senza dover dar conto di ciò che fu detto, e senza che alcuno possa leggere  la corrispondenza.


VIII - Il Noviziato, per quanto riguarda la nomina del suo personale dirigente o il suo governo interno, esso dipende dalla Provinciale o da quella Suora che, per ragioni speciali o sotto altro titolo, facesse in Brasile le veci  della Superiora Gen.le, che oggi è la Fondatrice stessa delle Piccole Suore della Divina Provvidenza, Madre Teresa Antonietta Michel di Alessandria. Quindi ogni e qualunque responsabilità, anche civile o penale, non cade sull’Autorità Ecclesiastica di S. Paolo, ma ricadrà sulla Rappresentante della Madre Generale.


IX - Detta Rappresentante dovrà pure dare conto, almeno ogni trimestre, a Mgr. Arcivescovo dell’andamento del Noviziato, e, a richiesta, anche in ogni giorno e in ogni ora, senza restrizioni di sorta, e con semplicità e filiale devozione. E così la Maestra del Noviziato.


X - Come è il nome e l’abito, così sia nella Casa della Divina Provvidenza di Rua Mocca in S. Paolo come nella Casa di Noviziato che va ad aprirsi, e in ogni altra Casa che le Piccole Suore della Divina Provvidenza, col divino aiuto, apriranno, si dovranno da tutte accettare, professare e praticare le Regole e le Costituzioni delle stesse Piccole Suore della Divina Provvidenza, e le loro pratiche di pietà saranno come si fanno nella Casa di Fondazione e Noviziato di Alessandria. Ma poiché, quanto a certe pratiche di pietà nella Casa della Divina Provvidenza di Rua Mocca, c’è qualche differenza, anche per un riguardo a Madre Cherubina, in detta Casa restino le preghiere come sono, finché ad essa sembrerà bene.


XI - Le orazioni siano dette in portoghese, e si usi la lingua del Paese.


XII - Le Costituzioni siano tutte pronte ad osservarle con quelle varianti che furono fatte secondo il nuovo Codice di Diritto Can., e come verranno  approvate dalla S. Sede, a cui furono inviate.


XII - In breve, e per tutto quanto qui non fosse  stato contemplato, la Provinciale, come ogni altra Superiora sia del Noviziato che delle Case della Divina Provvidenza aperte o da aprirsi, si atterranno strettamente, ma sempre con spirito di carità, a quanto è stabilito dai Sacri Canoni o dalle Costituzioni della loro stessa Congregazione delle “Piccole Suore della Divina Provvidenza”. E così faranno le altre Suore, le Novizie e le Postulanti.









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XIV - Suor Teresa Accornero, attuale Provinciale pel Brasile, a mezzo del sottoscritto, umilmente propone a Sua Eccellenza Rev.ma D. Duarte Leopoldo e Silva, Arcivescovo di San Paolo, quale Superiora e Maestra del Noviziato da aprirsi in S. Paolo, Suor Rita Telles, brasilera, già vedova, di circa anni 46, religosa Professa delle Piccole Suore della Divina Provvidenza. La dichiara capace per quell’ufficio così importante, perch‚ Suora di buono spirito, molto prudente e discreta, dotata di uno zelo savio, secundum scientiam. Essa è pure diplomata, molto capace dal lato istruzione e di tratto civile e materno. Mentre la propone dice che è con sacrificio che dà questa Suora, perché essa è attualmente alla direzione delle Scuole Normali che le Suore tengono a Queluz, le quali, esse allontanandosi, andranno facilmente a chiudersi; ma la Provinciale lo fa con piacere, nel vivo desiderio di far cosa gradita a Sua Eccellenza l’Arcivescovo di S. Paolo e a Madre Cherubina.


XV - Sempre pel Noviziato di S. Paolo propone, in aiuto a Suor Rita, che è anche un po’ malata, e perché le Novizie uscendo di là, non sappiano solo tener le mani giunte, ma si trovino preparate nello spirito e anche nel lavoro che le aspetta, e siano Suore fattive nel campo  della carità, propone quale compagna che prenderà in mano l’andamento materiale della Casa e l’insegnamento dei lavori, o Suor Redenta Rosa, desiderata da Madre Cherubina, e ad essa bene affetta, e Suora che ha buone attitudini, malgrado quella scappata  che ha fatto di voler venir  via da S. Paolo, oppure Suor Camilla Molinari, che fu già  in San Paolo, oggi Maestra del Noviziato di Mar de Hespanha, che verrebbe tolta e messa a S. Paolo. Che, se nessuna di queste due fosse gradita, si riserba di inviarne altra che è sempre stata fuori dai pettegolezzi.


XVI - Benché con evidente sacrificio la Provinciale è anche pronta ad inviare alla Casa della Divina Provvidenza di S. Paolo, la Suor Felicita Scrocchi, attualmente Superiore a Campos, che è stata richiesta quale Suora di suo aiuto e di personale fiducia dalla stessa Suor Cherubina, e che le riuscirà non solo di sollievo, ma molto gradita. E così, con l’aiuto del Signore, mi pare che tutto potrà compiersi secondo i desideri di Vostra Eccellenza Rev.ma, come di Madre Cherubina, a gloria di Dio Benedetto e a salvezza di tante povere fanciulle.

Et Deo gratias!


il suo devoto servo in G. Cr.

Sac. Luigi Orione

della Divina Provvidenza.


27 maggio 1922