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  +        Anime e Anime!

          Roma, il 19 febbr. 1925


 Caro Sig.r Senatore [Schiaparelli]


 La grazia di N. Signore Gesù Cristo sia sempre con me, con lei e con tutti

che desiderano amare e servire il Signore.

 Il 10 corr. ho veduto sua Eccell. il Patriarca Barlassina; gli ho parlato anche

della proposta che la Sig.ria vostra mi aveva fatto per Cafarnao e lo trovai disposto

ad appoggiare la domanda. Feci allora istanza a sua Eminenza Rev.ma il Card.

Van Rossum, e qui ne accludo copia.

 La portai io stesso a Propaganda, e la mandai a sua Eminenza dal religioso

Redentorista, che gli sta in anticamera, chiedendo se dopo, potevo ossequiare

sua Eminenza e, se del caso, dargli quelle spiegazioni che potesse desiderare.

Ma con qualche mia sorpresa il religioso tornò dicendomi che sua Eminenza

ci avrebbe pensato.

 Io non ho creduto più di dover insistere d’essere ricevuto per non parer indiscreto,

o quasi di voler far pressione. Altra volta sua Eminenza mi aveva ricevuto con molta bontà;

ora, invece, m’è parso che quel religioso mi dicesse o volesse dirmi: se ne può andare.

 Basta, vedremo come risponderà; temo pure che da parte di qualcuno ci sia

poca sincerità, ma cerco cacciarne il sospetto, quia caritas non cogitat malum.

 È qui don Gatti, il quale partirà domattina per Rodi; io parto stasera per Genova

e poi per Venezia. Se Le occorresse scrivermi voglia indirizzare: Istituto Manin a Lista

di Spagna - Venezia..

 Ma se Propaganda non ritenesse di dare il permesso, don Gatti dovrà andare

ugualmente in Palestina? Egli attende che io glielo scriva a Rodi, poiché, dopo avergli dato

a conoscenza del passo fatto a Propaganda, m’è parso dovergli pur dire che temevo

qualcuno avesse potuto metter male, e indurre Propaganda o a non concedere o a ritardare

di molto il permesso.

 Bene, di tutto sia lodato e benedetto il Signore! Che valgono mai tutte ste

piccole cose, se nessuno ci può impedire di amare e servire a Dio? e se anzi tutto ci porta

ad amarlo e servirlo di più?

 Preghi per me, e Iddio la conforti, Onor.le Sig.r Senatore.....

[Le ultime righe della lettera sono illeggibili]

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