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+ Anime e Anime!
Tortona, il 28 sett. 1925
Onor.le Sig.r Senatore [Schiaparelli]
La grazia di nostro Signor Gesù Cristo sia sempre con noi!
Ho avuto a Venezia la gradita sua del 18 corr.
Da lettera di don Gemelli (Rafat) in data 7 corr. risulta che il 5 egli riceveva
la mia con l’ordine per fra Giuseppe di recarsi a Cafarnao; dice che, dopo quattro
o cinque giorni, finita la stima del dura, fra Giuseppe sarebbe partito per Cafarnao.
Spero che non siano sorte difficoltà da altra parte, e che sia andato.
Non ebbi più altre notizie, il che mi fa ritenere che sia partito davvero.
Come ella ha mostrato desiderio, le mando una lettera che ebbi in questi giorni
da don Bruno, così si potrà formare un’idea più esatta di lui. È un po’ forte,
ma spero farà bene.
Don Gatti pure ha scritto che sta per ritornare, perché molto stanco;
penso avrà scritto anche a lei.
Per ora non potrò mandarne che uno assistente a Rodi, a meno che
la Divina Provvidenza non cambi le pietre in figli di Abramo.
Sto pensando anche per Cafarnao.
Quanto alla Convenzione, che vuole mai che le dica? Sarà meglio che faccia
la Signoria vostra, quando avrà tempo; ella ne avrà fatte altre del genere.
Domani riparto, e sto fuori una settimana, ma sono vicino, a Villa Moffa, presso Bra,
dove farò gli Esercizî Sp.li con i miei Chierici; se vado avanti ancora un po’ così,
finisco che divento un’anima più dura della pietra.
Mi hanno fatto tanto piacere le migliori notizie che ella, Onor.le Sig.r Senatore,
mi ha potuto dare sulla sua salute, e prego Iddio di poterla presto rivedere
pienamente ristabilita.
Col più devoto ossequio
[Sac. Orione della D. Pr.]
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