V116T031 V116P037



          Anime e Anime!

          Tortona, il 10 nov. 1927


 Onor.le Sig.r Senatore,


 N. Signor Gesù Cristo sia sempre con noi!

 Ieri ho potuto parlare a lungo con don Bruno, dopo il suo ritorno da Torino.

 Come ella sa, egli venne per avere personale per Rodi. Chiede dunque:

I - L’agronomo;

II - Un religioso nostro il quale sia munito di diploma da maestro, perché le scuole

abbiano l’insegnamento che risponda, e gli esami possano essere riconosciuti con rilascio

agli alunni di diplomi che abbiano valore legale.

 Il don Bruno dice che il sovra-intendente scolastico di Rodi già lo avrebbe assicurato

che riconoscerebbe, senz’altro, le scuole di Accademia, quando l’orfanotrofio abbia

almeno un maestro diplomato di grado superiore.

III - Vorrebbe poi la sostituzione di un assistente, il che farò.

IV - Chiede, inoltre, di avere un giovane lavoratore che tengo in un istituto agricolo,

e che egli già conosce e apprezza pel suo lavoro.

V - Poi chiede di condursi quel giovane ex Giuseppino, che trovò a Roma al nostro

Istituto San Filippo, di cui deve già aver parlato a V. Signoria.

 Dopo aver incontrato il Signore, sarei disposto a concedere quanto il don Bruno

domanda, perché riconosco anch’io la necessità di tale personale, dato che vogliamo fare

le cose bene, e mettere in efficenza la Casa dei pini.

 Ella, On.le Sig.r Senatore, voglia dirmi se approva.

 Così facendo, io crederei di far cosa gradita a Dio, a vostra Signoria

e al Sig.r Governatore.

 E così anche quell’opera di Rodi avrà il suo normale sviluppo, e va a posto.

 Vedo che questo povero don Bruno ne ha veramente bisogno d’un maggiore aiuto:

egli lavora con passione e spirito buono, e Iddio non potrà che benedire.

 Lo trovo così bene e sacerdotalmente animato, che mi dà conforto ad aiutarlo,

pur con sacrificio non indifferente: direi oltre il mio possibile.

 Così il Governatore non avrà più bisogno di portarmi in areoplano a Rodi,

per farmi constatare il bisogno di altro personale.

 Avrei una sola difficoltà. Per dare a don Bruno il maestro e quel dato religioso

maestro, che mi chiede, io dovrò assumere altro maestro secolare, e a pagamento.

 Dei nostri liberi non ne ho proprio, e chiunque assuma non mi farà mai la metà

di quello che mi fa il maestro religioso che manderei a Rodi.

 Quindi bisognerebbe che mi dessero da poter pagare il sostituto.

 Mi è così brutto cercare! ma, diversamente, non saprei proprio come risolvere

la cosa.




            V116P038


 Don Gatti non darebbe contrario ad andare a Tangeri, andrebbe, anzi, volentieri.

Ma ha un interesse tra mani, che già doveva essere risolto nei passati giorni, ora non

potrebbe piantare qui tutto e subito partire.

 Credo glie ne scriverà direttamente.

 Gradisca, Onor.le Sig.r Senatore, i più deferenti ossequî, e Iddio le sia largo

di ogni benedizione.

 Suo dev.mo in Gesù Cr. e Maria SS.


       Sac. Orione dei figli della Div. Provv.za

¨