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Tortona 23 / XI [1]912
Carissimo mio benefattore,
Stasera cominciamo il triduo alla Madonna SS. della Divina Provvidenza
pel Sig.r notajo Rodolfo Patri.
In qualunque modo, la SS. Vergine lo conforterà e gli darà refrigerio, e sosterrà i suoi.
Faccia tutte le sue cose col Signore, la prima condizione per essere consolati è questa.
La sua idea per Arquata è sempre stata anche la mia: ma io vagheggio un Patronato
per la gioventù, dove in estate e autunno vi sia chi dà ripetizione ai giovanetti delle famiglie
generosi.
Ma io, carissimo Sig.r Arciprete, sono un po’ come il poeta cioè «largo di cuor,
ma scarso di moneta».
Non ho danaro da acquistare codesta vetreria.
Noi le daremo le braccia e il cuore; ma la borsa ce la deve mettere lei: sarà l’opera
che lei lascerà, e a cui legherà il suo nome presso gli arquatesi: ed ella resterà presso i posteri
in benedizione, e farà il vero bene morale, civile e religioso di Arquata Scrivia, e darà il più
valido impulso al suo avvenire.
Quanto al resto, che lei propone, verrà da sé, io spero.
Mi scriva. La riverisco cordialissimamente in Domino e che Dio la benedica di ogni
bene fatto al povero Don Orione e ai figli della Divina Provvidenza.
Suo aff.mo in Gesù Cristo
Sac. Luigi Orione
della D. Provvidenza
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