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 +         Anime e Anime!

          Tortona, il 29 sett. [1]920

          S. Michele Arcangelo


 Distintissima Signora,


 Ricevo la sua gradita lettera. Devo passare da Genova, diretto a Roma, facilmente

Martedì o, al più Mercoledì prossimo, e cercherò di potermi fermare qualche ora, e ripartire

poi col diretto delle 7 di sera per guadagnare tempo, col divino ajuto, viaggiando la notte.

 E verrò a farle breve visita, ma non so dirle se di mattino o nel pomeriggio.

 Sento con dispiacere che ella fu tanto malata; dai nostri incomodi corporali Dio vuole

sempre cavare un gran bene per l’anima nostra: maggiori sentimenti di umiltà e maggior

confidenza e abbandono in lui.

 Sento anche che le è morto un piccolo nipotino, quello di un anno: è un angiolo

di più in Paradiso, che pregherà per tutti loro e per Edoardino.

 Nostro Signore permette poi codeste due ansietà di spirito per darle in morte una

grande e soavissima pace interiore: ne ho conosciute altre anime come la sua, e ultimamente

mi morì un bravo chierico di 24 anni, che pure da sano e durante quasi tutta la lunga malattia,

provava i turbamenti che prova lei, e fece poi una morte la più dolce e la più santa, pieno di

letizia e di gioja spirituale e di una pace ineffabile.

 E così n. Signore farà con vostra signoria, io lo so che lui fa così, con certe anime.

 Ella dunque lo ringrazi, perché guai all’anima sua se nostro Signore avesse agito

diversamente con lei!

 Egli ci tratta sempre nel modo a noi migliore, e noi non dobbiamo cessare dal

ringraziarlo e benedirlo.

 Pregherò per lei da povero sacerdote. E la benedico e la conforto ad amare e servire

a n. Signore. In G. Cr. e nella Madonna SS.


         Sac. Orione

         della Div. Pr.

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