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         Venezia, il 24 giugno 1923


 Ill.mo Signor Presidente

 della Congregazione di Carità

 di Venezia


 In seguito alle osservazioni dell’Autorità Tutoria sulla vendita dello stabile

dell’Orfanotrofio accordata al Rev.mo Don Luigi Orione, da me rappresentato, dall’O.le

Consiglio della Congregazione di Carità, la s. v. mi ha verbalmente invitato ad aumentare

le L. 700.000 già offerte quale prezzo di acquisto.

 La somma di L. 700.000, a mio sommesso avviso, ed anche a giudizio di persone

competenti, era non solo adeguata, ma superiore al valore reale dello stabile.

 Tuttavia, poiché il rinvio da parte della Giunta Provinciale è soprattutto motivato,

come ella mi ha informato, dalla notevole differenza fra il prezzo offerto e quello di stima

dell’Ufficio Tecnico, (L. 881.000), il Rev. Don Orione non ricusa di aumentare di L. 50.000.

 Il che dimostra ancora una volta tutta la buona volontà dell’aspirante a detto acquisto

di cooperare con la Congregazione di Carità da v. s. presieduta, perché Venezia non venga

privata di un Istituto educativo e di beneficenza che ha secoli di gloriose tradizioni.

Il Rev. Don Orione non potrebbe ragionevolmente accondiscendere ad un maggiore

aumento, se non gli risulti con assoluta certezza che la valutazione dello stabile sia esatta

sotto ogni punto di vista. Di questo egli crede opportuno garantirsi dal momento che la

vendita è per trattativa privata.

 Ella, Signor Presidente, vorrà comprendere che il Rev. Don Orione deve pur dare conto

alle persone benefiche che gli vengono in aiuto.

 Non intende egli quindi con ciò fare eccezione sulla competenza e serietà del perito,

che (....?) accennare che accettando ad occhi chiusi la stima predetta di L. 881.000,

si dovrebbe ritenere lo stabile suscettivo finanziariamente di un reddito di almeno L. 50.000

(lordo) annue, il che mi permetto di fortemente dubitare.

 Nutro quindi fiducia che la Congregazione di Carità come l’Autorità Tutoria vorranno

ritenere ragionevolmente sufficiente lo aumento ora fatto.

 Ad ogni modo giova ottenere che per conseguire una stima perfettamente obbiettiva,

che tenga conto d’ogni criterio ed elemento influente in vario senso sul prezzo di compra-

vendita e garantisca sotto ogni riguardo l’equità del prezzo stesso, sia preferibile una perizia

concorde di due Ingegneri di notoria competenza, uno dei quali scelto dalla s. v. e l’altro

da Don Orione.

 Fin dora anzi viene da questo designato a tale scopo il Signor Ing. Fantino nob. Bon.

Don Orione è disposto, quando non fosse accolto il mio attuale aumento, adattarsi

(qualora la misura d’aumento sia consentanea ai suoi mezzi economici) a quel prezzo che

la nuova perizia fosse per stabilire.





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Don Orione ha in corso buone trattative che spero gli daranno modo di fare subito

il bagamento totale.

 In attesa di cortese e sollecito riscontro, le presento, Signor Presidente, i miei

distinti ossequi.

Di vostra Signoria Ill.ma dev.mo servitore


       Sac. Luigi Orione