V116T123 V116P126
+ Anime e Anime!
X maggio 1924
Al Rev.mo Teol. Traverso
Prevosto di S. Pietro
in Novi-Ligure
Caro Prevosto e amico,
Riferendomi al collocuio che ho avuto con te qualche giorno prima di mettere la mia
firma al Compromesso per l’acquisto del Collegio S. Giorgio, ritengo doveroso farti avere
copia sia del Compromesso che della Convenzione intervenuta tra il municipio di Novi e me,
e anche copia di una dichiarazione che ho deposto nelle mani di Mg.r Vescovo sin dal
I maggio. Come vedrai, essa riguarda i Salesiani.
Ti invio detti Atti perché tu veda se i Salesiani si sentissero di sostituirmi anche subito.
Essi potrebbero cominciare nel Collegio San Giorgio, intanto che stanno a fabbricare,
e poi trasferirsi nel nuovo edificio e vendere il locale del vecchio S. Giorgio.
Io ho iniziate le pratiche col municipio di Novi solo quando seppi che al Prof.r Peretti,
assessore all’Istruzione, che era stato appositamente a Torino, i Salesiani avevano detto che
non potevano accettare una fondazione a Novi; e dopo che, venuto don Alessandro Brunelli
a Novi e visitato il S. Giorgio, disse che pei Salesiani non faceva, e che mai l’avrebbero
preso. Ma ora essi non entrerebbero al S. Giorgio che provvisoriamente, e poi potranno
sempre venderlo, sempreché abbiano uno stabile equivalente ad un Collegio.
Io ho preparato il terreno ai Salesiani dicendone ogni bene in municipio, come possono
testimoniare il Sindaco e gli Assessori presenti Prof.r Peretti, Carletto e Ing.r Manassero.
Essi faranno mille volte più del bene che non possa fare io. Ed è per questa ragione
e per la gratitudine che io loro devo che sarei veramente felice di spianare ai miei venerati
maestri la strada per venire a Novi.
Prima di cominciare quindi a fare delle spese, ho ritenuto fosse bene far questo passo,
dato che essi si sentissero di venire subito e di fare essi.
Tu, se credi, intenditi con i membri dell’Opera ....., io mi rivolgo a te anche come tale.
Vedete subito i Salesiani: vi mando i patti che già ho col municipio, e poi se vedi che
si può combinare subito con essi, fammelo sapere.
Pel momento è conveniente che i patti restino riservati a voi. Che se i Salesiani oggi
non venissero, sappiate che io sono sempre pronto a cedere loro il posto domani.
Che si vuole più da me? Quello che urgeva e che importava era di impedire che il
Collegio San Giorgio cadesse, per nove anni, in mani laiche, e il contratto già era firmato
da chi affittava il locale, obbligandosi ad aprirvi il Collegio.
Che la Madonna mi dia di poter fare del bene: farlo poi più in un posto che in un altro,
fa lo stesso: il mondo è tanto grande che non vale proprio la pena di perderci in inezie.
V116P127
Come molti e sopra tutto don Bosco e i Salesiani hanno dato la mano a me, e così
vorrei poter far qualche cosa per dimostrar loro la mia riconoscenza.
Ecco tutto. Prega per me e abbimi per tuo aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione
della Div. Provv.za