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Tortona, 17 marzo 1932
Rev.mo Signore,
Ho ricevuto la gradita sua del 15 così, piena di bontà.
Voglia scusarmi se non m’è dato risponderle di mia mano, poiché a letto malato.
Mi felicito con la S. V., chiamata dalla fiducia del suo Ecc.mo Vescovo a Presidente delegato dell’Istituto Camerini Rossi.
E mi è tanto caro poterla assicurare che tanto io, come i miei Religiosi faremo di tutto, col divino aiuto, per agevolare alla S. V. e all’On. Consiglio di amministrazione, la loro alta missione di bene per la educazione cristiana e professionale della gioventù più bisognosa.
Non so quando mi sarà dato venire a Padova, ma spero che, relativamente presto, potrà passarvi il mio vicario, Don Carlo Sterpi, il quale deve già recarsi a Venezia e si farà dovere di venire da V. S. insieme col Don Carlo Pensa, Superiore dell’Istituto Manin in Venezia e Ispettore delle Case del Veneto.
Voglia accogliere, Rev.mo Signor Presidente, la espressione della mia stima.
Mi raccomandi a Gesù nella santa Messa ed io farò lo stesso per lei, e mi abbia in V. S. e nella santa Madonna.
Dev.mo servitore
Sac. Luigi Orione
Dei figli della Div. Provv.za