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+        Almas! Almas!

[Buenos Aires] 7 di Luglio del 1936


A sua Eccellza Revma Mgr. José Anibal Verdaguer

Obispo de Mendoza.


Con profonda venerazione bacio a vostra Eccell.za Revma il sacro anello.

Le chiedo mille scuse del ritardo a rispondere alla gradita sua lettera del 25 giugno.

Aspettyavo col piroscafo “Neptunia”, giunto jeri, carta dall’Italia, che mi rassicurasse al riguardo, per l’impegno che Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza verrebbe ad assumersi, prendendosi carico del Reformatorio de Minores de Mendoza. Oggi posso assicurare vostra Eccell.za Rev.ma che non solo io personalmente, ma anche i più anziani che sono al governo dell’umile nostra Congregazione, abbiamo le migliori disposizioni.  Prima si temeva di non poter aver la disponibilità del personale adatto richiesto, data la guerra in Africa Orientale, ma ora questo timore è scomparso.

E la più grave è quella di subito avere in Mendoza, o ai margini della città, un edificio adatto con annesso terreno, e che detto edificio, se non è dato dal Governo, sia di proprietà della Congregazione. Si preferisce per più ragioni che sia della Congregazione. E che, secondando il desiderio di S. Eccell. Il sigr Gobernator Dr. Cano, lo stabile venga formato da due corpi distinti con patios y salones distintos: uno por la Obra de prevenciòn y el otro para «Reforma»: obras analogas bajo una misma direccion.

Prima di impegnarci, con regolare Convenzione, col Governo della Provincia di Mendoza, la Congregazione della Divina Provvidenza dunque desidera che si faccia il trapasso legale delle tre o quattro hectareas di terreno offerto, unitamente ad una vecchia casa, dalla benefica Sen.ra De Bombal, e desidera conoscere in quale misura è disposto ad aiutare per l’edificio. Poiché altri sono i criteri onde va retto ad es. el Pequeño Cottolengo Argentino, e altri un Istituto di prevenzione e un Reformatorio de Minores, come la Eccellenza vostra Rev.ma nella sua intelligente bontà mi insegna. Chi dovrà attendere a rigenerare in Xto e ad educare dei discoli, non può andare in giro a chiedere la carità, ma dovrà attendere a los menores. Il mio caro amigo Sen.r Arch. Leone Gallardo molto gentilmente si è offerto di esporre meglio a voce ogni cosa e anche di visitare il terreno offerto insieme alla vecchia casa annessa, la quale è in tale stato che non so se, e in quale misura potrà servire allo scopo, o se non sia meglio demolirla.

Il Rev.mo Padre Bonetti è a piena conoscenza di tutto, e potrà informare v. Eccellenza.

Da parte mia ora che, cessata la guerra, la difficoltà di avere il personale non esiste più ritengo che ogni altra difficoltà potrà essere superata, col divino aiuto, - e anche presto.

Umilio i sensi della mia profonda devozione, e prego vostra Eccellenza Rev.ma di degnarsi benedirmi.    

Di v. Eccell.za dev.mo obbl.mo servitore in Gesù Cr. E Maria SS.



       Sac. G. Luigi Orione

dei Figli della Div.na Provv.za