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Tortona, 0, 12, 1937


Memoria sulla Piccola Opera della Divina Provvidenza (Don Orione) in Tortona


1Nata per divina bontà circa 41 anni or sono (15 ottobre 1893), la Piccola Opera dellaDivina Provvidenza moveva in Tortona i suoi primi passi, confortata dalla paterna benedizione del Vescovo Mons. Igino Bandi, il quale poi la approvò con Decreto in data 21 marzo 1903.

Vi sono anche due altri Decreti di approvazione:

a) del Vescovo di Ventimiglia Mons. Daffra (25 aprile 1904)

b) del Vescovo di Cassano Ionio Mons. Pietro La Fontaine, che poi fu Cardinale Patriarca di Venezia. (25 marzo 1910). Cfr. All. A/B/C.

2 Suo intento primario, oltreché la santificazione dei suoi membri – Sacerdoti, Eremiti, Chierici, Coadiutori – è quello di attendere, mediante artigianati, orfanotrofi, istituti professionali e scolastici, all’apostolato fra le anime dei giovani i più poveri, degli orfani, dei derelitti, dei sofferenti di ogni specie: - lenire le piaghe dell’anima oltreché del corpo: - concorrere alla rigenerazione sociale: - portare ovunque il balsamo consolatore del Divin Redentore.

Cerca di far suo, coll’aiuto della Madonna, il programma di santi: da mihi animas – venari animas – anime e anime! (Cfr. Decreto Mons. Bandi, All. A. – Costituzioni, pag.3 e seg.; all.D.).

3 Decisa di essere tutta del Papa o sparire, pone trai suoi primi amori, dopo quello di

Dio e della Vergine, l’incondizionato attaccamento ai Vescovi e al Sommo Pontefice mediante “un’adesione piena e perfetta di mente, di cuore e di opere”, e prende nome e sicura linea di programma dalla espressione scritturale: “Instaurare omnia in Christo!”.

Quei Sacerdoti poi che, emessi i voti perpetui, e fatti almeno dieci anni di irreprensibile e lodevole vita religiosa, saranno creduti degni dal Superiore, potranno far parte di una sezione speciale, avente speciale obbligo d servire in tutto e per tutto al Sommo Pontefice, e si avranno siccome guardie giurate della fede e della dottrina cattolica: servitori fedeli sino alla morte e figli del Papa. (Cfr. Costit., pag. 7, All. D.)

4. Il Santo Padre Pio X, oltreché il Vescovo Mons. Bandi di f. m., sii degnava paternamente benedire e incoraggiare con la bontà propria di chi è Vicario del Signore, la Piccola Opera della Divina Provvidenza nel suo primo avviamento, e riceveva personalmente la professione perpetua del suo Superiore e Fondatore Don Luigi Orione, citando a testimoni gli Angeli Custodi di entrambi. (Vedi lettera a stampa – Pentecoste 1912, All. E.).

A lui pure si benignava affidare incarichi delicatissimi quali il Vicariato di Messina, subito dopo il terremoto del 1908, e autorizzava i Vescovi di Ventimiglia, Noto, Gerace, Alessandria, indi Tortona, a compiere “Ratione famulatus Ecclesiae” le ordinazioni a quanti membri il Sac. Luigi Orione proponesse. (Vedi all. F/G/H.)




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5 Nata specialmente per gli orfani, a quelli delle zone terremotate di Messina e Reggio Calabria (1908), e più tardi (1915) della Marsica, apriva con cuore paterno le porte delle sue Case di Roma, Cassano Ionio, Sanremo, Tortona, Cuneo.

Quest’assistenza, offerta con pieno senso cristiano in un’ora così grave, attirava sull’umile pianta benedizioni da Dio, edificando le anime ovunque.

6 Consapevole dei grandi bisogni delle anime, della urgenza di operai egli per la messe di N. S., attendeva, oltrechè alla formazione di personale proprio, a favorire le vocazioni dei poveri, impossibilitati ad entrare nei Seminari.

Vari Parroci Diocesani fecero nelle Case della Piccola Opera i loro studi classici e filosofici e poterono ascendere così al Sacerdozio.

7 Abbeverandosi alle divine fonti del Vangelo, agli esempi dei Santi; quali Don Bosco e il Cottolengo, apriva, sospinta dalla Carità di Cristo, ospizi caritativi, ammettendovi i più bisognosi, senza riserva per l’età, per la condizione, e per il genere di malattia, per la nazionalità e per la religione.

In queste case, ordinate secondo lo spirito di S. Giuseppe Cottolengo, palesamente assistite da Dio, lavorano le umili Suore Missionarie della Carità, ramo iniziato il 29 Luglio 1915.

Attualmente il Rev.do Don Luigi Orione, fondatore della Piccola Opera, va ponendo le basi del Piccolo Cottolengo nella capitale argentina.

8 Il Santo Padre Benedetto XV, consapevole di quanto per divina misericordia si veniva compiendo, ne faceva ufficiale encomiastico riconoscimento in un breve emanato nella ricorrenza del 25° di ordinazione sacerdotale di Don Orione, lo incoraggiava a dilatare sempre più il suo lavoro, e lo regalava di un prezioso calice. (cfr. All. I-Lett.).

9 Negli ultimi decenni la Piccola Opera è venuta assumendo, nelle varie branche, più regolare assetto.

Il Noviziato eretto nel 1912, raccoglie annualmente a Bandito-Bra, località opportunissima, presso la Madonna dei Fiori, e presso la culla di S. Giuseppe Cottolengo, dai 30 ai 40 novizi.

Resosi da qualche anno insufficiente l’ambiente, sempre nella stessa località, alla costruzione di un nuovo edificio che consente accoglierne un maggior numero.

10 Varie Case di Studentato, e di formazione religiosa, sono sorte nell’ultimo decennio.

Gli studi, per i corsi classici e di filosofia, si compiono, dai singoli membri, a Tortona, Voghera, Montebello, Campocroce (Venezia), S. Severino Marche, Reggio Calabria, e Seminario Patriarcale di Venezia.

Per gli studi teologi, si fa capo al Seminario Vescovile di Tortona e al Collegio Brignole-Sale di Genova.

Un gruppo rilevante, oltre 30, frequenta la Gregoriana di Roma: prima si frequentava anche il Lateranense.

Vari elementi hanno già conseguita la laurea in filosofia alla Gregoriana e sono stati preposti ai diversi studentati.




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11 A Tortona e a Novi esistono due Collegi-il “Dante Alighieri” e il “S. Giorgio”- con scuole interne e parificate: Istituto Tecnico e Istituto Magistrale.

All’insegnamento sono preposti, per due terzi, membri dell’Opera, laureati nelle Università Statali o autorizzati.

Attualmente la piccola Opera, non tenendo conto dei Maestri, dispone di una quarantina di elementi iscritti all’Albo Professionale delle Scuole Medie.

Ha cinque laureati in filosofia alla Gregoriana, e 14 pure licenziati dalla Gregoriana o dal Lateranense. Sei sono prossimi alla laurea in belle lettere, filosofia e matematica; e frequentano: due le Università Regie e quattro la Università Cattolica di Milano. Cinque stanno per laurearsi in teologia presso la Gregoriana.

12 I Sacerdoti, oltreché alle mansioni suesposte, si dedicano ad attività di ministero in diverse Parrocchie: Ognissanti a Roma, affidata alla Piccola Opera in “Perpetuo” da S:S. Benedetto XV; S. Rocco in Alessandria-Ortonovo (Spezia); S. Severino Marche; in Polonia e nel Sud-America; e in molte altre Chiese aperte ai fedeli.

Cuore di tutti i Figli della Divina Provvidenza dislocati in Italia e fuori: Rodi, Polonia, Uruguay, Argentina, Brasile, Stati Uniti, e il Santuario della Madonna della Guardia, eretto, col personale concorso d’opera di Sacerdoti e leviti della Piccola Opera, nel 1931, a ricordo del XV centenario del Concilio di Efeso, in Tortona, nella Borgata di S. Bernardino, che fu prima culla dell’Opera stessa.