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[dattiloscritta]
Anime e Anime!
Tortona, il 15 Nov. 1917
Eminenza Rev.ma,
Le
Religiose Clarisse e le quattro Signore che erano con loro-compresa
la cuoca addetta alla Casa di Vostra Eminenza sono giunte sane e
salve, con l’aiuto del Signore, stamattina; e sono già tutte
a posto, e la Divina Provvidenza non
lascerà loro mancare nulla, come spero. Il telegramma, a firma del
Vice Ammiraglio Cito, che Vostra Eminenza mi fece inviare, parlava di
Religiosi
e quindi qui si era preparato per ricevere uomini
e non
donne-avevamo
nulla avevamo di pronto per accogliere donne; ma il Signore ci venne
in aiuto, e subito si poté provvedere. Ho preso le mie Suore
straccione e le Suore cieche, e abbiam fatto San Martino in Nomine
Domini; e là dove esse erano, e dove fu condotto Parroco di San
Giacomo Don Antonio Frollo, che è come un conventino con Cappella e
giardino, ci ho messo le buone Clarisse.
Le assistenti del Notaio Cervellini sono pure da noi, ma altrove, in una camera da loro due. Anche la cuoca è a posto discretamente bene; e Deo gratias!
Ho ricevuto quel plico suggellato, e il tutto in piena regola; al Sig. Giovanni consegnerò ogni sei mesi il frutto.
Non mi dilungo nel ringraziare Vostra Eminenza per la disposizione caritativa: pregherò Nostro Signore di fare Lui.
Vostra Eminenza senta sempre la benedizione particolare di Dio per questa Sua carità
Vengo ora dal Sotto-Prefetto per i 415 vecchi di codesta Casa di Ricovero, dipendente dalla Congregazione di Carità di Venezia.
Rispondo con telegramma urgente, diretto al Vice Ammiraglio Cito da trasmettere a Vostra Eminenza, perché diversamente temo non avrebbero accettato il telegramma in partenza. Questa Autorità politica è disposta a dare il puro locale e a non lasciare mancare ai vecchi il rifornimento dei viveri. Ma non può provvedere ne letti, ne coperte, ne lenzuola, ne dare il vitto gratuito, ne passare una diaria.
Non può passare una diaria perché (come le Suore della Giudecca e le altre qui venute con le Clarisse) non sono considerati come profughi, non essendo lo sgombero ordinato ai vecchi del Ricovero dalla Autorità politica o militare, ma una partenza libera: non può poi passare lettiere ed effetti letterecci, perché qui non ce ne sono più, avendo già in Tortona 500 e più profughi veri, da Udine e dal Cadore.
La Congregazione di Carità di Venezia dovrebbe quindi pensare essa alla spesa di vitto dei vecchi, al riscaldamento, agli attrezzi di cucina, come pure a provvedere letti o brande, fornite di tutto.
Bisognerebbe, mi pare, mandare giù da Venezia, prima dei vecchi, due o tre vagoni, al minimum, di letti: insomma tutto l’occorrente. Qui darebbero il solo locale, e assicurano che la cibaria non mancherà, pagandola.
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Mi telegrafi per favore (se pure, giungendo questa mia già non l’avesse fatto) se accettano o meno; e se vengono giù, in caso affermativo, con le Suore o personale addetto ai vecchi stessi o se dobbiamo pensare noi.
Così pure mi scrive il Parroco Don Antonio Frollo di San Giacomo, se ho posto per 50 Figlie di San Giuseppe.
Qui a Tortona, per donne non ho più posto, e, oggi, neanche altrove. Prego dirgli che sto cercando attivamente vicino a Tortona, in un paese a circa otto chilometri. Là vi è una bella Chiesa con un palazzo e vasto giardino; ma non c’è letti, non c’è che il puro locale.
E anche le Figlie di San Giuseppe essendo profughe volontarie, non godrebbero di alcun sussidio dal Governo.
Mi riserbo quindi far conoscere se il locale di cui sopra, che sto cercando per codeste Suore di San Giuseppe, lo potrò avere o no.
Non posso altro dilungarmi. Bacio con profonda venerazione la Sacra Porpora, e Le chiedo la S. Benedizione anche per Don Sterpi.
Qui Mgr Vescovo metterebbe a disposizione la Sua piccola, ma bella villa per una comunità maschile, o per una famiglia distinta.
È vuota di tutto però, perché Egli è Vescovo da poco tempo e non ci andò ancora.
Potrebbe contenere anche 15 Religiosi. Non va per Suore, perché è attigua assai al Seminario di Stazzano dove ora sono militari e prigionieri di guerra.
Io poi, ho un altro locale capace di 20 Religiosi, ma sprovvisto di tutto: c’è anche bella Chiesa annessa. Sarebbe il Santuario di Monte Spineto, vicino al Seminario di Stazzano, dove fu anche Vostra Eminenza.
Mi benedica di nuovo. Suo dev.mo come figliuolo in Gesù C. e Maria SS.
Sac. Orione
Della Div. Provv.
P. S. – Ho poi trovato un’altra Casa gratuita, in Tortona capace di 8 persone; ma sprovista di tutto: Possono essere anche donne.
Eminenza qui tutti preghiamo per Lei!