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      Pax Christi


Roma, Colonia Agricola S. Maria a

Monte Mario 26 / 2 / [1]905


 Carissimo Don Brizio, fratello mio,


 Diamoci del tu, che ci fa sentire di più il Signore.

 Senti, non posso, e non ho un personale come vorrei da darti.

 Sento un gran fuoco di amore dolce che mi porta a darmi ai minorenni usciti di carcere ai quali finora poco o nulla si è pensato.

 Da queste prigioni di via Giulia ne escono due o tre al giorno e altrettanti ne entrano; io non posso più stare.

 Il Signore mi ha dato già le carceri di Tortona, adesso voglio questi cari piccoli che sono i più cari a Nostro Signore.

 Tenterò una Colonia Agricola per essi, hanno bisogno della campagna, anche la luce elettrica li spinge al borseggio e al male.

 Il Signore e la S. Chiesa saranno con me e tutti saranno con me, e chi sa che amando Dio possa fare un amore di Dio e di tutti questi piccoli per tutte le grandi città.

 Tu mi aiuterai tanto, Semeria, Murri, tutti mi dovete aiutare tanto.

 Chi non mi aiuterà?

 Caro Don Brizo amiamoci tanto nel Signore, questo è un grande aiuto.

 Nicola Ferrari è un’anima molto bella, e l’ho visto volentieri, e ci ha fatto bene a vederci.

 Al B. Ricovero tutto va liquidato – così mi hanno detto alcuni giorni sono - Colla Giulio e Barone, quali mi hanno parlato con tanto affetto di te.

 Anche me ne ha parlato jeri la Contessa Campello, che si interessa molto degli ospiti dalla prigione.

 Prega per me caro mio Brizio e per tutti questi miei carissimi figli.

 Ti abbraccio in Domino – Aff.mo


       D. Orione