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[Fotocopia dattiloscritta con correzioni di Don Orione]
La Piccola Opera della Divina Provvidenza, e per essa il Sac. Luigi Orione, si impegna ad esaminare la direzione, il funzionamento
, l’ampliamentodegli istituti maschili Orfanotrofio e Manin di Venezia dipendenti dalla Congregazione di Carità, oggi riuniti nei locali dell’Istituto Manin e Lista di Spagna 168, dando un personale proprio, sotto la vigilanza del consiglio di Amministrazione della stessa Congregazione di Carità di Venezia, la quale eserciterà il suo controllo a mezzo del presidente o commissario direttamente, o a mezzo di un consigliere delegato.
L’organico del personale
proprioprovveduto dalla Piccola Opera ai detti istituti comprenderà: un direttore unico, per avere unità di governo interno: un vicedirettore o economo: il padre spirituale o catechista: un capo-sanitario o prefetto: o prefetti-assistenti: 9 suore: 1 portinaio
La congregazione di Carità provvederà il medico-chirurgo, il maestro di musica: il maestro di disegno: il maestro di ginnastica: il maestro pei sordomuti: gli uomini di fatica per la pulizia e il servizio di barca; o maestri per i corsi integrativi.
I rapporti tra il consiglio di amministrazione della congregazione e il personale religioso degli istituti correranno a mezzo del presidente o commissario oppure del consigliere delegato da una parte e del solo direttore dall’altra, o da chi ne fa le veci. Questi ultimi sono responsabili verso l’amministrazione dell’andamento degli istituti stessi.
La congregazione provvederà direttamente a tutte le somministrazioni e spese relative occorrenti pel mantenimento e funzionamento degli istituti.
Al personale religioso preposto verrà corrisposto vitto e alloggio. A titolo di puro concorso all’opera di beneficenza, escluso qualsiasi fine di lucro da parte della Piccola Opera, verrà corrisposto al sac.te Luigi Orione, e per esso al direttore degli istituti un assegno di Lire 10 giornaliere per cadauno del personale maschile e Lire 3 per ciascuna suora.
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Il personale non potrà essere destinato a servizio diverso da quello degli istituti. Né si potrà per altra parte ad aggregarvi persone estraneePer la direzione e funzionamento degli istituti non si potrà aggregare persona estranea onde non turbare l’unità di indirizzo nella educazione degli alunni. Le persone che fossero assunte per gli insegnamenti, l’istruzione e pulizia dovranno essere accette alla piccola Opera; e dovranno stare alle dirette dipendenze della direzione degli istituti.
La direzione avrà subordinatamente all’autorità della congregazione piena libertà di governo interno e di procurare agli alunni l’insegnamento religioso conforme alle prescrizioni del sinodo diocesano del patriarcato di Venezia: di stabilire e regolare le pratiche del vivere cristiano e civile conforme le età dei giovani e il loro stato. Essa indirizzerà gli allievi alle professioni a cui dimostrassero più attitudine ed inclinazione, tenendo però presente al riguardo, le direttive del governo nazionale, onde
preparipreparare alla nuova Italia dei lavoratori e dei cittadini degni.
Le spese per le cure ospedaliere che potranno occorrere al personale nel corso del loro servizio, saranno sostenute dalla congregazione di carità. Quando poi venisse a morire alcuno, procurerà l’amministrazione che sia data semplice ma decorosa sepoltura, conveniente allo stato religioso.Sarà a carico della Congregazione di Carità la cura sanitaria e se necessaria la cura ospedaliera di tutto il personale.
Il cambiamento del personale per cagione di malattia sarà a carico dell’amministrazione. Le spese di viaggio in caso di sostituzione del personaleLe spese di viaggio per ciascuno del personale una volta all’anno, alla loro casa madre per rinvigorirsi nello spirito e nella salute, saranno divise in eguale proporzione tra l’amministrazione e la Piccola Opera. Quando qualcuno del personale, per salute, per indisposizione o per altro motivo divenga inabile al proprio ufficio, la Piccola Opera si dichiara sempre pronta a sostituirlo, e le spese di viaggio saranno a carico della congr. Di Carità.
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Quando la Piccola Opera giudicasse opportuno di cambiare qualcuno del personale (sebbene sia sua intenzione ciò avvenga di rado) desidera sia in facoltà del sac.te Orione di poterlo fare. Egli però dovrà immediatamente provvedere alla sostituzione perché non sia punto turbato il regolare andamento dell’istituto.
Confida la Piccola Opera che il personale adempirà con zelo il proprio ufficio educativo, ma in caso di qualche manchevolezza di qualcuno, desidera che l’amministrazione e lo ammonisca in privato o provveda a porvi rimedio valendosi del direttore, al quale dovrà conferire.
Qualora al personale pervenisse qualche offerta per intuito privato o della corporazione religiosa a cui appartiene, essa dovrà ritenersi di sua proprietàe a disposizione della Piccola Opera.
Sarà stabilito l’ordinamento dietetico o tabelle vittuarie da seguirsi sia verso gli alunni, che verso il personale.
Però dovrà lasciarsi alla direzionee alle suore una certa latitudine di agire in ragionevole libertà prendendo in considerazione quelle osservazioni che esse potessero fare pel miglioramento del servizio.Le tabelle non vanno naturalmente intese sul piano letterale, ammettendovi la sostituzione di talune vivande ad altre purché se ne presenti ragionevole convenienza.
Le officine-laboratorio saranno gestite direttamente dalla Piccola Opera, la quale impartirà agli alunni dell’istituto che le frequentandola istruzione tecnica e professionale. Si prega la Congregazione di Carità di voler concorrere allo…enteo delle officine, fornendo quei lavori che le officine sono i grado di fare, contribuendo allo stipendio d ogni singolo capo d’arte, con qualche giornalino, ecc… E ciò anche in considerazione che la Piccola Opera tiene nello officine dell’istituto Manin un capitale immobilizzato, che serve…ola professionale ai giovani affidati.Le officine si regolino a parte.