V118T217 V118P181
[Minuta]
Eccellenza Rev.ma
Ho
ricevuto la seconda lett
Vostra
Eccellenza Rev.ma avrà da più giorni ricevuto la
una mia lettera nella
quale
dove Le dicevo che sarei venuto a Ventimiglia appena terminati i S.
Esercizî
e le nostre riunioni di
qui.
Ma
ora vedo che è inutile mi è giunta lettera dal
Ma
il sig.r avv.to Pincetti
Sono
Intanto sono venuto però
a conoscere che prima ancora che V. Eccell. mi scrivesse la sua
ultima del 12 corr.
Io
ero Io
la notizia la ebbi qui il 12 la citazione già era
stata fatta appello
contro di me.
Credo
Vedo quindi inutile in
questo
in questi momenti questa
tale spesa di viaggio, e come
ho fatto
metto prima la mia causa nelle mani di Dio, nelle mani della
chiesa,
come
le
scrissi
Vostra Eccellenza sa bene che già mi ero messo.
Io sento di non dovere nulla né materialmente né moralmente al Don Ravazzano, e che ciò che egli compie è una iniquità senza nome, indegna non dico di un sacerdote, ma di qualunque uomo.
Egli
diventerà così veramente
un ladro verso
la
prendendo roba che non è mia, ma dei poveri e della chiesa. Se io
avessi beni di famiglia volentieri lo ajuterei;
ma non posso dire ciò che non
è mio, ma
a me che la Chiesa non me lo dica: a me basterebbe anche un
solo desiderio del
mio Vescovo o di qualunque altro tribunale della Chiesa per rendermi
tranquillo.