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[Testo originale in Archivio Provinciale Don Orione, Buenos Aires]
Caro Dottore e Amico, basta che l’Opera continui, non guardiamo al nome.
San Giuseppe Cottolengo, il quale ha posto la Sua Casa della Div.na Provv.za di Torino sotto gli auspici di San Vincenzo de Paul, e ne fu sempre devotissimo, = pensi, caro Dottore, come ora sarà contento, e come troverà giusto, di cedere il passo al grande apostolo della carità San Vincenzo de Paoli.
E, poiché tutti riconosciamo la reale benemerenza de la Sociedad Conferencias de Señ.as de san Vicente, che ha dato l’edificio e lo ha posto in condizione da servire al fine, - umilmente La prego, mio egregio Amico e degno Presidente del consorzio dei Med.ci Cattolici, di far opera presso i suoi Colleghi perché la buona Istituzione continui con la Sociedad de Señ.ras de S. Vicente, nel suo apostolato di bene a favore degli umili e della Classe Obrera, che ne ha tanto tanto bisogno.
Non dubito che l’ottimo D.r La Carra, mio carissimo Amico, il quale tanto si adopra pel Consultorio, vorrà pienamente aderire a questi miei sentimenti, e che non si aspetterà il mio arrivo perché il Consultorio funzioni. Sono un povero peccatore, ma io pregherò sempre pel Consultorio, per la sua vita e prosperità. E invocherò da Dio ogni benedizione sul Consorzio e sui Sig.ri medici che, con alto spirito di cristiana carità, attendono al Consultorio, come pure su la benemerita Sociedad Conferencias de Señ.ras de San Vicente de Paul.
Gradisca i miei più cordiali saluti estensibili alla Sua distinta Famiglia e agli Amici D.ri del Consorzio.
Molto devotamente in X.sto Don Orione d D.P.