h1 { color: #000000; orphans: 2; widows: 2; direction: ltr; background: transparent; text-decoration: underline; page-break-after: avoid }   h1.western { font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; so-language: it-IT }   h1.cjk { font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt }   h1.ctl { font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 10pt; so-language: ar-SA }

V1119T065          V119P095



[Testo originale in Archivio Provinciale Don Orione, Buenos Aires

Non abbiamo le fotocopie degli originali ma di una versione stampata]


[In corsivo l’originale dattiloscritto]


[Nell’ultima parte del documento c’è la busta da lettera usata per la spedizione]


[Instaurare Omnia in Christo – Obra de la Divina Providencia – Victoria F.C.C.A.]


Buenos Aires, 8 dicembre 1934

Calle Victoria, 2084


ANIME E ANIME!


AI MIEI CARI BENEFATTORI E AMICI.


Vengo a darVi le Buone Feste: - gloria a Dio nell’alto de’ cieli, e in terra pace agli uomini di buona volontà: grazia, dunque, e pace a tutti!

Buon Natale! Buona fine e buon Capo d’Anno!

Veramente mi par strano di farVi gli Auguri Natalizi, mentre qui fa tanto caldo, come nella nostra Patria d’estate.

A noi, specialmente del nord – d’Italia, non sembra Natale se non fa freddo, se non è già comparsa la neve. Qui, invece, siamo oramai a Natale e tutta la terra verdeggia ed è in fiore, e si sta facendo il mese di Maria. A Voi miei Benefattori a Amici, che nella mia anima avete un posto di predilezione, io vorrei mandare per Natale e capo d’Anno tutta la profusione dei fiori bellissimi di questa ospitale terra Argentina, dove, piacendo a Dio, passerò le Sante Feste.

Non essendomi possibile, Vi mando tutti i fiori del mio cuore, e spero che non Vi saranno meno graditi, poiché sono fiori di preghiere e di gratitudine, che non appassiranno mai. Né il tempo né la lontananza mi faranno mai dimenticare i benefizi ricevuti.

I vostri nomi, o Benefattori de’ miei orfani e miei poveri, sono scritti a caratteri indelebili nel mio cuore: io Vi ho sempre presenti.

Lasciate che ve lo dica, o miei Benefattori: io Vi voglio molto bene; e il mio grande amore per Voi ha la sua sorgente viva dalla fede e dal santo amore di Dio e del prossimo, particolarmente del prossimo più bisognoso e abbandonato, al quale m’avete dato modo di fare del bene. Il mio amore è semplice, ma ardentissimo, è puro e fin luminoso, poiché vuol essere e sento che è, per divina grazia, carità del Signore. Gesù misericordiosissimo, dai giorni del Congresso Eucaristico di Buenos Aires, pare mi abbia dilatato il cuore, onde il petto sta come affocato, - e arde dal desiderio d’esser tutta spirituale e sacerdotale bontà per le anime dei miei fratelli i più poveri e infelici, - e per Voi, o mie Benefattrici e Benefattori. Voi siete, per me e per i miei poveri, la banca e le mani generose della Divina Provvidenza: vivo e morto Vi ricorderò sempre, non lascerò di pregare per Voi e per le vostre Famiglie.

E Voi non dimenticate la povera anima mia e quei nostri fratelli più bisognosi, che sono come il rifiuto della società e “roba da Cottolengo”, come suol dirsi.


Mi avete sempre aiutato, aiutatemi ancora, - ora che sono lontano. M’avete aiutato ad educare nel santo timor di Dio e a mettere sulla via della virtù, del lavoro, dell’onore tanti poveri giovanetti, e a farne dei buoni cristiani e dei buoni cittadini. Ne ho trovati molti anche qui in Argentina: tanti di essi già padri di famiglia: tutti ancora buoni, tutti riconoscenti, tutti che mantengono la Fede, l’onestà, amanti della famiglia e della nostra Italia. Con che gioia mi hanno riveduto, quanti hanno pianto d’amore! – Siete Voi, o Benefattrici e Benefattori miei, che mi avete aiutato: - siate benedetti!

Mi avete aiutato ad asciugare tante lacrime, ad accogliere tanti orfani, tanti vecchi cadenti, ciechi, storpi, epilettici, reietti da tutti, - tante malate derelitte, e a salvare molte anime: - siate benedetti!

Con le vostre elargizioni ho potuto alzare Santuari e Chiese in Italia e all’estero: ho aperto Collegi, Scuole gratuite e Ospizi gratuiti, Officine meccaniche, Tipografie, Artigianati, Colonie Agricole, il Pic-




V1119T065          V119P096



colo Cottolengo di Genova, il Piccolo Cottolengo di Milano. Ora sto lavorando all’estero per i figli dei nostri emigrati italiani, e, se la Divina Provvidenza mi assiste, spero di raccogliere ed evangelizzare i poveri, i mal vestiti, e famelici, i più rudi e ignoranti, i più abbandonati.

Ho potuto mandare Missionari e Missionarie in Oriente, in Polonia, nel Nord e nel Sud – America.

Dopo Dio, la Santa madonna e la Benedizione del Papa e dei Vescovi, tutto io devo a Voi, lo devo all’aiuto della vostra carità, o miei Benefattori: - siate sempre benedetti!

Continuate a far elemosina con quello che vi avanza.

E Iddio vi concederà il centuplo della vostra carità anche nella vita presente, colla sanità e concordia nelle vostre Famiglie, con la prosperità nelle campagne nei vostri interessi e col tener lontano da Voi e dai Vostri Cari ogni disgrazia.

Ecco, io vengo a ringraziarVi da oltre l’Oceano, e questa lettera Vi porta tanta parte del cuore di Don Orione e tutte le benedizioni d’un povero prete.

Le Opere che ho lasciate in Italia forse non avranno più bisogno di me, - io sento che passo, - ma hanno tanto più bisogno di Voi, o miei Benefattori e Benefattrici, e di tutti i generosi che, sapendomi lontano, vorranno unirsi a Voi per allargare sempre di più la sfera della beneficenza nella nostra cara Patria. Io le ho lasciate nelle mani di Dio e vostre: se Voi penserete alle molteplici Istituzioni sorte nel nome e nella bontà della Divina Provvidenza penserà e provvederà per Voi.

E qui dovrei finire.

Ma, come non vi dirò una buona parola, un pensiero cristiano sul Natale?

E che dirò a me e a Voi, o indimenticabili Benefattrici e Benefattori miei, in questo Natale lontano da Voi, e quale Augurio pel nuovo anno?

Ecco, la predica non sarà lunga.

Esultiamo in queste dolci solennità, poiché nel Santo Natale noi celebriamo quella grande ora della storia nella quale il Figlio di Dio, apparendo sulla terra in forma umana, diventò di tutti gli uomini il Fratello e il Salvatore.

Il Santo bambino, nato tra di noi in tanta povertà, ci animi ad amare sempre i più poveri, poiché egli chiamò primi attorno a se i poveri, - i pastori erano gente umile e povera.

Gesù si rivelò non ai sonnolenti, ma a quelli che vigilavano, e che Lo attendevano con fede viva, nella semplicità dei cuori. Agli umili dunque, ai puri e semplici di cuore e ai vigilanti il Signore tiene in serbo le sue consolazioni.

I pastori poi “ andarono in fretta”, dice il Vangelo.

 Sant’Ambrogio scrisse: “Non s’ha da cercare Cristo con indolenza, ma con fervore e con slancio”.

 Amici e Benefattori, non indugiamo dunque: non lasciamo trasvolare gli Angeli, che nel Santo Natale ci cantano la pace del Signore.

 Non impigriamo nella sonnolenza dello spirito, ma, purificate le anime nostre, con passo alacre di fede, con umiltà, con cuore puro, aperto e largo andiamo con i pastori… “e andiamo in fretta”.

 Guardiamo al Bambino Gesù, che ci sorride e ci sorride e ci tiene le braccia, e c’invita a vivere di amore di Dio e del prossimo.

 Adoriamolo, adoriamolo, deponiamo ai suoi piedi tutto il cuore e la vita nostra!




V1119T065          V119P097



 Beati Voi, o misericordiosi, perché ai piedi di Gesù troverete misericordia!

 E buon Natale!

 A Voi, alle vostre Famiglie, a tutte le persone a Voi care, - per me e tutti i miei, - da Voi tanto beneficati, - buon Natale e buon Capo d’Anno!

 La benedizione di Dio discenda larga sopra di Voi con la pace cantata dagli Angeli, - essa Vi conforti e Vi segua in tutti i giorni e in tutti i passi della vita!

 Buon Natale! Buon Natale! Buon Natale!



Obbl.mo vostro in Gesù e nella Vergine Immacolata.


Sac. LUIGI ORIONE

Della Divina Provvidenza


[Stampata nella Imprenta “San Jose” (Pequeña Obra de la Divina Providencia) – Vicotria F.C.C.A. – Repubblica Argentina]


----------


V1119T065          V119P098


Stampa


Alla Distintissima Signora


La Signora Vittoria Lagorio

Collegio San Giorgio


(prov. Alessandria)      in Novi Ligure




DrawObject1